La battaglia contro l'utilizzo di animali nei corsi per medici e altri operatori sanitari organizzati da Assitrauma dura già da oltre un anno, e, nonostante la lentezza del procedimento, sono state ottenute due vittorie: in Piemonte e in Toscana i rispettivi responsabili della regione in questo settore hanno preso l'impegno, puntualmente applicato, di vietare l'uso di animali per il training di medici, infermieri, ecc. L'impegno che prendiamo noi, come AgireOra Network e come I-CARE Italia, è quello di continuare la battaglia fino a che in tutta Italia non si useranno più animali - né vivi, né uccisi appositamente prima del corso - nella didattica post-laurea. In teoria il divieto di uso di animali in questo specifico campo della vivisezione dovrebbe essere automatico. Recita infatti la normativa sul tema (il decreto legislativo 116/1992):
«In deroga all'art. 3, comma 1, il Ministro della sanità autorizza gli esperimenti a semplice scopo didattico soltanto in caso di inderogabile necessità e non sia possibile ricorrere ad altri sistemi dimostrativi».
Inoltre, la circolare del 14 maggio 2001 n. 6, di attuazione della legge 116, su questo punto esplicita:
«...gli obiettivi sopra enunciati nei punti a-f valgono particolarmente anche per l'utilizzo di animali a scopo didattico, disciplinato dal punto 3 dell'articolo 8 del D.Lgs. in argomento. Pertanto si ritiene di dovere insistere sulla necessità che qualunque richiesta di utilizzo di animali a scopo didattico sia preceduta da un'attenta e documentata ricerca bibliografica, in ordine ai metodi alternativi, effettuata dall'Istituto interessato e basata sui più moderni sistemi di comunicazione, ivi compreso 'Internet'. Ove possibile si raccomanda l'utilizzazione dell'animale morto anziché dello stesso anestetizzato».
Cosa è accaduto in Toscana? In particolare, vediamo qual era la situazione in Toscana, per la precisione a Pisa: Assitrauma aveva in programma per l'11-12 giugno 2009 un corso di ATLS su maiali vivi presso i laboratori del CNR di Pisa. Questi laboratori risultavano in possesso di “regolare” autorizzazione del Ministero all'uso di animali per i corsi ATLS.
“Regolare” tra virgolette, perché? Perché, per quanto visto prima, usare animali in questi casi significa infrangere la normativa vigente. Quindi: o quando è stato presentato il protocollo di richiesta di autorizzazione NON è stato specificato che i metodi alternativi esistono e sono ampiamente usati in tutto il mondo, nel qual caso il protocollo di richiesta non era in regola; o c'era scritto, ma il Ministero non ha considerato l'informazione e ha dato lo stesso il permesso, nel qual caso non era in regola l'autorizzazione.
Non sappiamo in quale dei due casi eravamo, non abbiamo visto il protocollo di richiesta, ma sappiamo per certo che il Ministero non ha svolto alcuna indagine e ha emanato un'autorizzazione in contrasto con la normativa che ha il compito di far rispettare.
E sappiamo per certo anche che questa normativa era infranta, quindi: da qualunque parte fosse il “torto”, quanto si voleva fare nei laboratori del CNR non era in linea con quanto prevede la legge.
Questo l'hanno ben capito i responsabili della Regione Toscana, che, essendo sempre e comunque co-responsabili dell'uso di animali nella sperimentazione fatta sul proprio territorio, non hanno voluto che una simile situazione di mancato rispetto della legge avesse luogo, e quindi hanno provveduto a bloccare l'uso di animali e ci hanno inviato la seguente dichiarazione scritta e firmata:
«28 maggio 2009
[...]
Comunico che è stata assunta la decisione di modificare, in via definitiva e con effetto immediato le sedute didattiche 'in vivo' su animali che saranno sostituite da sedute che prevedano esclusivamente l'utilizzo di manichini.
[...]»
La dichiarazione è firmata dal responsabile del settore medicina predittiva-preventiva della Direzione Generale diritto alla salute e politiche di solidarietà della Regione Toscana.
La battaglia continua. In Piemonte i corsi sono stati bloccati, in Toscana pure, ora ci dedicheremo alle altre regioni in cui si tengono, nonché alle altre associazioni/aziende che organizzano corsi post-laurea, che siano di ATLS o altro, su animali, vivi o morti che siano.
Saranno utili, come è stato per il caso della regione Toscana, le proteste inviate via mail o fax da tanti attivisti anti-vivisezione di tutta Italia, per sostenere ogni singolo caso, fino a che questa abitudine, orrenda ed illegale, di usare animali per il training dei medici verrà spazzata via.
Grazie a tutti.
AgireOra Network e I-CARE Italia