Caro Presidente,
durante il fascismo ero una bambina, ma nonostante questo sono stata chiusa in un campo di concentramento per antifascisti per il rifiuto dei miei giovani genitori di aderire alla Repubblica di Salò. Soprattutto per una insofferenza e una netta avversione verso le leggi razziste che il fascismo condivideva con il nazismo.
Memore di questa esperienza le chiedo di non ratificare il cosiddetto “pacchetto sicurezza” approvato in via definitiva dal Senato il 2 luglio scorso, dopo ben tre voti di fiducia imposti dal governo.
Si tratta di una legge ingiusta che viola palesemente i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, e introduce nei confronti dei gruppi sociali più deboli misure persecutorie profondamente ingiuste.
Con grande stima e amicizia,
Dacia Maraini
(da Voci e volti della nonviolenza, 11 luglio 2009)