Alberto Custerlina
Balkan Bang!
PerdisaPop, 2008, PAGG. 320, € 16,000
Uscito nell'ottobre 2008, il romanzo d'esordio dell'autore triestino ha finora riscosso un notevole successo di critica, che l'ha definito «un noir a prova di proiettile per l'ambientazione originale, la totale mancanza di qualsiasi forma di pietismo, l'umorismo cattivo, la capacità di tenere alta la tensione» (M. Rainer, MilanoNera).
Giunto alla sua VI edizione, in passato il concorso ha premiato autori prestigiosi quali Giancarlo De Cataldo con Romanzo Criminale (Einaudi), Gianrico Carofiglio con Ad occhi chiusi (Sellerio) e Alessandro Perissinotto con Una piccola storia ignobile (Rizzoli).
Oltre a Custerlina, a concorrere per il premio sono Donato Carrisi con Il Suggeritore (Longanesi) e Gianfranco Nerozzi con Il cerchio muto (Nord).
La premiazione avrà luogo Sabato 29 agosto al Teatro dell'Olivo di Camaiore.
Serbi, croati e bosgnacchi insieme come acido nitrico, acido solforico e glicerina, in una Sarajevo che tenta di rialzarsi, come un pugile mandato al tappeto già troppe volte.
Cedomir e Karel sono due vecchi criminali che vorrebbero soltanto mantenere il potere, qualcuno però ha deciso per loro un altro destino. Emir e Lovro sono due giovani poliziotti che finiscono in una storia criminale grossa e dai contorni poco chiari: un lavoro da cui sarebbero rimasti volentieri fuori. Intanto, un segretario cerca di tirare le somme, ma fa male i conti; tre killer gemelli e del tutto folli seminano morte; una donna spietata e sadica uccide per raccogliere vendetta. E dietro tutti, un'ombra che potrebbe essere chiunque aspetta con pazienza...
Una storia convulsa raccontata con un linguaggio dal ritmo scattante: Balkan Bang! ha il passo veloce e l’ossessione claustrofobica dei migliori noir, ma è anche scritto con un'inventiva che ricorda da vicino quella del cosiddetto cinema pulp degli ultimi decenni: spietata, sarcastica, scoppiettante.
La trama è un'architettura di ferro, retta da un dialogo serrato tra i personaggi, scambi di battute che nascondono sempre qualcosa di minaccioso e obbligano a seguire senza sosta la concatenazione degli eventi, a caccia delle vere intenzioni dei singoli: tutti sono infatti pedine di una partita di cui nessuno conosce i dettagli, in un corposo e intricato gioco delle parti, dove le parti non sanno a che gioco stanno giocando.
Il lettore si trova così, da subito, catapultato in un luogo di frontiera senza altre regole che quelle della violenza, dell’inganno e della determinazione spietata, un mondo selvaggio governato dalla legge del più forte, ma soprattutto un posto da cui è difficile uscire incolumi: quella Sarajevo che porta ancora le cicatrici della guerra e continua a essere terreno di scontro violento.
Nato sull'orlo dei Balcani, il quarantatreenne triestino Alberto Custerlina esordisce con un romanzo esplosivo e inarrestabile: la rivelazione di un narratore e, insieme, la nuova frontiera del noir internazionale. (nota dell'Editore)