È evidente a tutti che la recente legge sulla sicurezza, almeno per quanto riguarda gli immigrati, trasgredisce il comandamento di Gesù: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Credo che nessuno, che non sia in mala fede, possa negarlo.
Nessuno però degli uomini politici che si dichiarano cristiani, e che appartengono ai partiti al governo, si è dichiarato contro la pessima legge, prima che fosse approvata. L'unico probabilmente ad avere un tardivo lieve rimorso di coscienza è Carlo Giovanardi, il quale ha chiesto una regolarizzazione per gli extracomunitari che sono già in Italia senza permesso si soggiorno, ma con un rapporto di lavoro in corso.
Il lieve rimorso forse è da attribuire anche alla sua dichiarazione del 16 giugno: «Respingere i clandestini è un atto cattolico». Alludeva allo Stato del Vaticano, nel quale non si può entrare senza permesso. Aveva dimenticato di aggiungere: “Però non è un atto cristiano”.
Elisa Merlo