Il disastro ferroviario di Viareggio è di quelli annunciati? Purtroppo sì. Dopo quello di Prato/Vaiano nei giorni scorsi, su cui deve ancora essere fatta chiarezza, oggi arriviamo al tragico. I soccorsi hanno e stanno funzionando. Bene! Ministri e presidente del Consiglio sono sul posto. In attesa che il presidente Silvio Berlusconi ci annunci lo spostamento del G8 a Viareggio da L'Aquila e dopo la Maddalena... cosa accade? L'amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, ci fa sapere che si tratta di un cedimento strutturale su vagoni immatricolati in Polonia e Germania e che hanno rispettato tutti i controlli del caso per essere in circolazione sul nostro territorio... in attesa che si chiarisca qualcosa su questi “controlli effettuati”.
In tale attesa non ci resta che ricordare quanto denunciamo da anni, anche attraverso interrogazioni parlamentari: ciò che non funziona in Italia è essenzialmente la rete ferroviaria, vecchia e con tempi di percorrenza peggiori di cento anni fa, con la sola eccezione degli Eurostar e delle Frecce Rosse nuove solo nel colore dei vagoni; eccezione su cui si concentrano tutti gli investimenti (alta velocità), abbandonando a se stesso il trasporto regionale e locale, soprattutto, per l'appunto, per motivi di rete infrastrutturale.
Ma è possibile che un carico così pericoloso come quello esploso a Viareggio debba passare attraverso una stazione così importante e lambendo l'abitato? Sono anni che in tanti denunciano che la dorsale tirrenica ha una rete ridicola ed insufficiente (oggi Toscana, Liguria e non solo sono praticamente bloccate, i pullman alternativi presi d'assalto e il traffico stradale appesantito in modo inverosimile).
La tragedia di oggi è percio' annunciata!! Quanto dobbiamo continuare a vivere alla giornata? A quando la prossima tragedia?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc