Si è spento a soli cinquant’anni Michael Jackson, luminosa stella che ha brillato in milioni di cuori in tutto il mondo. Se n’è andato nel clamore, come si addice ai grandi personaggi divenuti leggenda, alla vigilia dei tanto attesi e discussi concerti londinesi in programma per luglio, che avrebbero dovuto riportare ordine nei conti del re incontrastato della musica pop.
Unico, inimitabile, eccentrico è salito al trono negli anno 80, milioni di fans in ogni parte del globo e sicuramente resterà nella storia della musica con il suo Thriller, capolavoro prodotto da Quincy Jones, l’album che tutt’oggi risulta il più venduto di tutti i tempi e con il quale è nata l'era della videomusica. Una splendida e originale voce, ballerino agilissimo, ha iniziato la sua carriera fin dalla più tenera età, fine degli anni Sessanta con i fratelli, i Jackson 5, e poi negli anni Ottanta ha continuato il suo percorso artistico da solista. Michael Jackson diventa in quegli anni, assieme a Madonna, la starpiù popolare del pianeta. Nell'85 sarà lui (insieme a Lionel Richie) a comporre l'inno umanitario “We are the world”, cantato dalle più grandi star della musica americana a favore delle popolazioni africane, che diventerà un successo planetario.
Dopo lo strepitoso Thriller, che porterà a Michael sette Grammy Awards, bisognerà attendere fino al 1987 per vedere il nuovo album Bad, con il relativo video girato da Martin Scorsese, al quale seguirà l’album Dangerous(1991). Nel 1992 parte il suo secondo tour mondiale che termina nel 1993. Purtroppo seguiranno anni molto amari per Michael, nei quali l’indiscusso successo mondiale inizia a scemare. “Jacko” inizia un'inquietante metamorfosi e diventa una star megalomane, egocentrica, capricciosa e piena di fobie, che si sottoporrà ad incredibili interventi per ridisegnare completamente la sua faccia e trasformare il colore della pelle. Nel 1994 si sposa con la figlia di Elvis, Lisa Marie Presley, e dopo il fallimento di questa unione nel 1996 sposa Debbie Rowe, la madre dei suoi tre figli. Negli ultimi anni sono solo le cronache giudiziarie a interessarsi dell'ex bambino prodigio, che viene chiamato a difendersi da accuse infamanti, dalle quali verrà poi scagionato.
Negli anni Duemila esplode la situazione finanziaria che si conclude con la bancarotta. Qualche mese fa l’inaspettato annuncio di una lunga serie di concerti a Londra, con decine di migliaia di biglietti venduti in poche ore. I riflettori si sono anticipatamente e inesorabilmente spenti. Ma chi, come me, ha vissuto gli anni Ottanta e prima ancora ha trascorso l’infanzia guardando i mitici cartoni “Jackson five”, non può non aver amato Michael e lo ricorderà solo per la sua incredibile musica, per il suo essere unico e inimitabile, per l’eterno bambino che era ancora in lui.
Paola Mara De Maestri