I titoli sono del tipo “Blitz antidroga e poi rissa nel negozio della canapa”. Così le cronache fiorentine presentano l'iniziativa di un consigliere comunale del Pdl, Giovanni Donzelli (foto), che, entrato in un negozio che vende prodotti derivati della canapa, ha cominciato ad accusare i presenti di violare le attuali leggi sulle droghe illegali. Alla fine del concitato confronto, c'è scappato un ceffone: uno dei titolari contro il consigliere. La questione si sposterà nelle aule di tribunale... dove si dibatterà delle azioni e reazioni ma non del motivo politico che ha indotto il nostro consigliere a fare il blitz, perché in quel negozio non veniva commessa alcuna illegalità. Non solo, ma la minaccia del consigliere del Pdl che, se reati non venivano commessi, lui avrebbe chiesto al suo partito di modificare in Parlamento le attuali norme sì che negozi del genere chiudano subito... la dice lunga sulle intenzioni di Giovanni Donzelli: propria propaganda alle spalle di un commerciante che faceva il proprio lavoro, creandogli danni economici notevoli che -ci auguriamo- saranno oggetto di una specifica richiesta. Così come ci auguriamo che le associazioni di commercianti intervengano in difesa di un loro collega che è stato aggredito da un rappresentante istituzionale mentre svolgeva la propria legale attività.
E dal consiglio comunale di cui cui il nostro fa parte, ci aspettiamo una ferma condanna contro la libertà e il diritto di impresa e di commercio.
Ma, al di là dell'increscioso fatto di disordine pubblico provocato da un rappresentante istituzionale, rimane un importante gap politico: quello sulle droghe illegali. La questione è molto seria e variegata, e chi fa affari non sono negozi come quello fiorentino ma la malavita organizzata che il consigliere del Pdl si è ben guardato dal prendere in considerazione nella propria politica antidroga. E anche molti dirigenti (locali e nazionali) del partito di Giovanni Donzelli non si sognerebbero mai di affrontarla con queste piazzate incivili. Antonio Maria Costa, direttore dell'ufficio Onu per le politiche antidroga, che da quanto dice ci sembra della medesima parte politica del consigliere fiorentino, ha proprio in questi giorni fatto un mega rapporto sul problema e i blitz come quello fiorentino non sono contemplati.
Da qui un invito al partito di Donzelli: fermate quel consigliere, non serve a nessuno se non alla propria propaganda basata su violenza e falsità. Il fenomeno droghe illegali non può essere relegato a cronache incivili e sostanzialmente dannose.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc