Un primo grande miracolo è avvenuto sotto le Due Torri: il mondo cattolico ha definitivamente preso il totale potere della città felsinea. Il Professor Delbono infatti, nuovo sindaco bolognese, per la prima volta nella storia repubblicana della città, è di chiara matrice cattolica. Così come la signora Draghetti, Presidente della Provincia, rieletta al primo turno. Completa il quadro dei cattolici al potere, il nuovo Rettore Magnifico dell’Università di Bologna, che, per la sua storia (la più antica università dell’occidente) e per la sua forza culturale, è l’altra grande potenza della città.
Sullo sfondo la regia, talvolta inquietante, dell’ultra ortodosso cardinale Caffarra. Che di tutto potrà essere accusato ma non certo di appartenere alla Teologia della Liberazione! Intendiamoci, i due sullodati politici li potremmo definire “cattolici adulti”, quindi lontani da visioni fondamentaliste. Ma resta il fatto, certamente curioso, di questa situazione molto particolare che si è creata nella vecchia ex “roccaforte rossa”.
Dopo quasi sessanta anni c’è il completo trionfo del “dossettismo”, per molti anni sconfitto, prima dal grande sindaco comunista Dozza, e successivamente dalle vecchie amministrazioni social comuniste, seppur “dialoganti” col mondo della sinistra cattolica, ma pur sempre abbastanza laiche.
Quando i mezzi di comunicazione parlano di “tenuta delle roccaforti di sinistra” e includono Bologna tra queste, credo che non abbiano proprio il senso della realtà. Ma quale “roccaforte rossa”? Aldilà dei meriti e delle competenze che avranno (speriamo) gli esponenti cattolici che governeranno la città, c’è il dato incontrovertibile che, per difendere e consolidare il sistema di potere che domina la città da sessanta anni, sia stato necessario “smantellare” definitivamente ogni parvenza di quella laicità che, pur con mille contraddizioni, aveva comunque caratterizzato, in verità progressivamente sempre meno, le vecchie amministrazioni “rosse”.
Forse anche per questo, malgrado tutte le censure, qui più forti che altrove, e grazie certamente alle battaglie non violente condotte su scala nazionale, che i Radicali della Lista Bonino Pannella siano diventati il quarto partito in città nelle recenti elezioni Europee.
A Bologna (e in Italia) c’è sempre più bisogno di laicità!
Piero Capone
(da Notizie radicali, 24 giugno 2009)