Oggi mi sento felice, vibrante come corda sotto l'archetto, colorata dall’idea che ho della musica, fiorita dai pentagrammi che conosco. Da quelli che ancora non conosco...
Inspiegabile, oltre ogni mio stupore la viva percezione che ho di un ricordo musicale. Lo sento addosso a me, lo tocco. In qualsiasi luogo mi trovi, qui o a far lezione, a letto, sola, o in mezzo a una piazza, a un parcheggio, una via...
E cosa accade in certi pomeriggi di giugno, nelle ore lente, nel sole pigro quando mi vedo fluttuare nell'aria?
È gioia che non vuole didascalie questo gioco del vento che mi culla. Forse può raccontarmi solo il pianoforte di Shostakovich. Solo lui può dire del mio essere piuma, del mio ridere, di tutto ciò che più non riesco a trattenere dentro di me. (Sara Pozzato)
Shostakovich - Piano Concerto No. 1: II. Lento
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