Anche alla vigilia delle elezioni il tema della nuova S.S.38, esigenza cruciale per la Valtellina, continua ad essere oggetto di strumentalizzazioni demagogiche da parte del centrodestra. Vendere continuamente all’opinione pubblica i successi ottenuti, prima con la riunione del pre CIPE, adesso del CIPE è cosa ben diversa dalla realizzazione “ora” della nuova S.S. 38. Con l’apertura di un cantiere per la realizzazione di nove km di strada a quattro corsie l’ANAS, con il benestare dell’Amministrazione provinciale, utilizzerebbe tutte le risorse a disposizione senza risolvere i problemi della viabilità e dell’attraversamento dei centri abitati.
Il Presidente Provera non ha mai detto quale viabilità intende realizzare, si trincera dietro i manifesti del suo partito che inneggiano alla nuova statale e alle decisioni del CIPE. Sarebbe ora che dicesse una cosa da “leghista” quello che ormai i cittadini di Cosio, Morbegno e Tirano si attendono: la realizzazione delle tangenziali come priorità per la viabilità valtellinese.
Il Presidente della Provincia ha condotto in modo ambiguo il comitato, rinunciando ad avvalersi delle giuste proposte presentate dagli amministratori di Morbegno, di Cosio e di Tirano, volte ad un utilizzo sensato delle risorse a disposizione per risolvere i problemi dei loro insediamenti soffocati dal traffico. Le proposte degli amministratori locali di Morbegno, Cosio e Tirano non si discostano dal progetto a quattro corsie. Senza particolari modifiche al progetto generale e senza buttare all’aria l’iter progettuale ed istituzionale finora compiuto ed usando sapientemente i soldi pubblici con la realizzazione di un tracciato a scorrimento veloce dal Fuentes al Tartano sarebbe possibile, con i circa trecentomilioni di euro disponibili, soddisfare anche le esigenze di Tirano, realizzando il tunnel d’aggiramento dell’abitato. Per fare questo però bisogna uscire da una logica di un strada a quattro corsie di nove Km che assorbirebbe tutte le risorse disponibili. Sembrano prevalere interessi particolari dei poteri forti appostati intorno ai grandi lavori pubblici anziché la soluzione dei problemi dell’attraversamento dei centri abitati. Non facciamo diventare la SS.38 come il cantiere della frana di Spriana.
Provera, dopo essersi presentato come conduttore di una pressione sul Governo con risultati, pure parziali, ottenuti con uno sforzo corale, ha insignito demagogicamente la Lega come partito a cui va esclusivamente attribuita la risoluzione del problema. Risoluzione che in realtà è tutt’altro che a buon punto. Altrettanto demagogici appaiono gli interventi del Sottosegretario Uggè il quale minacciosamente afferma l’impossibilità di un avvio dei lavori, secondo le richieste dei Sindaci di Cosio, Morbegno e Tirano, in quanto vanificherebbe la delibera del CIPE e l’attribuzione dei fondi previsti dalla finanziaria. Le tesi del sottosegretario Uggè sono smentite dagli studi dei tecnici della SPEA (della società autostrade) a cui si sono rivolte le amministrazioni comunali.
È pur vero che il problema della S.S. 38 ha fatto un passo avanti con i finanziamenti attribuiti; passo che rischia di essere vanificato per le strumentalizzazioni politiche ed elettoralistiche che anche oggi si sono manifestate aggiungendosi alla storica ridda di proclami e annunci demagogici che hanno caratterizzato i Governi di centrodestra. Le promesse in campagna elettorale non mancano mai. Le abbiamo già viste dal centrodestra e dalla Lega che sono al governo della Regione Lombardia. In una pagina web del sito ufficiale della Regione Lombardia l’11 aprile del 2003 c’era scritto: «interventi d’accessibilità alla Valtellina e Valchiavenna in vista dei Mondiali di sci del 2005: completamento della tangenziale di Sondrio, variante di Morbegno, riqualificazione della tratta Gera Lario Chiavenna e variante di Tirano. Anche queste opere saranno concluse al massimo nel 2005».
Le bugie hanno le gambe corte e ai valtellinesi servirebbe una strada più lunga che larga.
DS Sondrio