È con un'altra opera di Angelo Vaninetti in copertina che 'l Gazetin apre l'edizione di mezza primavera. Il pettirosso – olio su tela del 1976 che, come ricorda e commossa confida la figlia Annalisa, il grande artista valtellinese amava indicare come “il mio autoritratto” – timido e fiero osa innalzare un “canto libero” dedicato all'articolo 21 della nostra Costituzione in questa opaca stagione. Canto libero del pittore, tutta la sua opera sta lì ad attestarlo, cui oggi si associano idealmente gli artisti valtellinesi che hanno diffuso un appello a sostegno del Gazetin o levano, come fa Nicola Scinetti “Sulla 38”, il loro 'versetto solitario', in solidarietà con l'articolista redattrice Vanna Mottarelli e con il direttore Enea Sansi. Il tema dell'informazione, della sua libertà e verità, viene ripreso e trattato dal giovane Niccolò Bulanti, alle prese con i suoi 'esperimenti di giornalismo' avviati e progrediti sul mensile che proprio sul versante della libertà di espressione, di cui di giorno in giorno si sente sempre maggior bisogno, sta riscuotendo importanti segnali di attenzione e di interesse, dentro e fuori i confini provinciali, nell'edizione su carta e nella versione web.
Di rilievo e di pari sicuro interesse la prosecuzione della “Galleria di figure rappresentative di valtellinesi d.o.c.” curata, senza cura alcuna del tempo, da Gino Songini che questo mese, in un'ampia e gradevole intervista, ci presenta una vera e propria 'icona' dell'alpinismo targato Val Màsino: Ugo Fiorelli, guida alpina e gestore di rifugio.
Altre due le prestigiose interviste, entrambe firmate Paola Mara De Maestri, che arricchiscono l'edizione di maggio del Gazetin. La prima, nell'ambito del giro d'orizzonte sul sistema bibliotecario pubblico provinciale, vede protagonista questa volta, dopo quelle di Morbegno ('l Gazetin, novembre 2008) e di Chiavenna (marzo 2009), la Biblioteca “Pio Rajna” del Capoluogo e il suo direttore, Adriano Stiglitz. Suscita attesa, curiosità culturale e finanche interesse 'scientifico', tra operatori e semplici lettori, questa indagine partita in sordina, come si può ben vedere dalla serietà e dall'approfondimento analitico che i diversi interlocutori via via riservano alle domande della redattrice. La seconda intervista, P.M. De Maestri l'ha realizzata con Claudio Pozzani, direttore artistico del “Festival Internazionale di Poesia di Genova”, proseguendo l'inchiesta sulle principali “Istituzioni” che in Italia si occupano di Poesia (cfr. la precedente ne 'l Gazetin, novembre 2008). Il servizio presenta anche la XV edizione del Festival genovese, in calendario dall'11 al 21 giugno, e costituisce il pezzo forte dell'inserto “Bottega letteraria”, che nella primavera 2009 giunge al suo 40° numero. Nuove e 'vecchie' firme per le poesia in “Vetrina” come d'abitudine e, ancora da segnalare per l'inserto, la nuova iniziativa dedicata agli scrittori under 18 dalla Historica Edizioni.
Di poesia, guarda un po', si vogliono occupare questo mese anche gli... agricoli. La combine Alfredo Mazzoni – Emilio Del Giorgio 'occupa' questo mese lo spazio riservato all'Onaf con una gradevole composizione in dialetto brì del secondo, abilmente introdotta dal curatore.
'Glocali' le “Letture” per l'odierna edizione proposte in tre diverse recensioni: Dove danzano gli angeli, il bel romanzo del tiranese Stefano Emanuele Ferrari, a cura del direttore del mensile; la nuova guida storico-artistica di Tirano di Gianluigi Garbellini, fresca di stampa per la Cooperativa editoriale Quaderni valtellinesi, ci viene presentata da Ezio Maifré e, infine, Annagloria Del Piano ci invita a riscoprire L'arte della gioia di Goliarda Sapienza. È la stessa Del Piano, in “Cinema ultime visioni”, a firmare la recensione del Gran Torino di Clint Eastwood.
In “Itaca” inizia un nuovo ciclo dedicato alle Autovetture, mentre il 'corrispondente da Ravenna', Valerio Fabbri, fa tappa alla villa di Mussolini a Meldola (Fc) dove chiosa sulla “Rocca delle camminate”.
La speciale rassegna di Piergiovanni Damiani e Paolo Ravelli giunge alla Cappella votiva al Sasso Remenno, dove anche noi, con una laica preghiera, completiamo il nostro affresco del nuovo numero.
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