... poesia che si connota sin da subito per uno spiccato gusto dell'avventura; l'avventura della scrittura che ama sondarsi, sperimentarsi, esplorarsi, insomma mettersi in gioco e osare.
[...]
Certamente neorfico ed espressionista è il discorso di Silvestri; sempre magmatico e altamente metaforico. Le poesie anzi hanno metafore molto dense e fitte che diluirle in più testi non sarebbe male. Leggere Silvestri, infatti, è impegnativo, perché la fluidità è quella di un distillato ad alta gradazione alcolica. La sua visione della vita è negativa, decisamente gnostica: l'uomo è gettato ciecamente nel mondo malvagio in una condizione terrena tragica e senza senso.
[...] è l'uomo e il poeta del proprio tempo che ha fatto della teomachia, la lotta con Dio e gli dei, la sua conflittuale religiosità.
Dalla prefazione di Luigi Picchi
Dalla sezione
della notte
a me lasciate il silenzio
della notte
e stelle fredde da contare,
e fili del telefono immobili,
una brace di sigaretta schiara
il fondo del bicchiere,
spesso, lordo,
smaltato che riempirò
della mia superficie vuota:
vorrei galleggiare falena
Dalla sezione
la ragnatela e la tempesta
ho bisogno del bacio di un brivido
per potermi sedere al tuo desco a
centellinare poesia
l'elegia di un lutto astrale
col viso sereno e franco dell'esule e il phon
sinuoso m'acceca
m'abbacina
di spezie profondità marine abissali
da mescere al mio bicchiere asciutto e forte
alzandolo al viso di questo cielo pesante
Dalla sezione
vim facere diis
sono belva nella mia pelle
refuso ed impressione liquida
quell'immagine fuori luogo che
striscia i piedi nella pozzanghera
lento accerchio la logica dell'avvoltoio
senza dare pena dell'urlo moderato
solo perché la gola è stretta
Dalla sezione
a dismisura
devo dire no agli occhi annacquati
che mi restituisce lo specchio.
essere il dolce tormento che scompiglia
le sillabe e i polmoni.
anche se in effetti è sgomento fragile che tira a sé
la mongolfiera dei tuoi sonni e la trafigge
con calma pensosa e liquida.
Giovanni Silvestri è nato a Sydney (Australia) nel 1973 e vive a Morbegno.
Socio fondatore e presidente dell'associazione culturale Otip-So (Osservatorio talenti in provincia di Sondrio).
La sua silloge “Lettera a un'eclissi”, con prefazione di Fabio Pusterla, è stata pubblicata in Tutta la forza della poesia. Il talento, l'esperienza, la scintilla (Labos Editrice, 2003). Dal 2004 al 2007 è stato curatore ed organizzatore con il poeta Massimo Bevilacqua dell'omonima manifestazione che si è svolta nella città di Morbegno ed ha inoltre collaborato a kermesse organizzate da Otip-So quali i “Festival delle arti in Provincia di Sondrio”. Ha curato la realizzazione dell'antologia poetica 2004/2007 Tutta la forza della poesia. Il talento, l'esperienza, la scintilla (LietoColle, 2008) contenente i testi degli autori presentati nella manifestazione, con prefazione del poeta Claudio Recalcati.
Resti diurni è la sua opera prima.
Giovanni Silvestri
Resti diurni
Prefazione di Luigi Picchi
Immagini di Annarita Trinchera
LietoColle, 2009, € 10,00