Dopo il voto sul disegno di legge n. 1195 la class action continueremo a vederla nei film americani.
Si potrebbe dire che tutto è iniziato da un peccato originale quando fu introdotta come emendamento del Codice del Consumo nell'ultima finanziaria della passata legislatura, mentre la commissione della Camera stava elaborando un testo più completo. Oggi si ripete e un emendamento del Governo interviene al Senato mentre la Camera stava legiferando.
Ma visto che si usa questo termine americano, class action, volendo riferirci a film holliwoodiani possiamo parlare di quello con John Travolta, A civil action, che racconta di cittadini che muoiono dopo essersi ammalati di tumore; ad un certo punto uno studio americano di avvocati si interessa al caso e scopre dopo molto tempo la connessione tra la fabbrica che dava lavoro agli abitanti di quella città e le malattie.
Bene, con la class action come la stiamo votando noi, quelli non sono né consumatori né utenti e di conseguenza non potrebbero avvalersi dello strumento giuridico che in parte stiamo migliorando con queste norme, ma non tanto da poter far sì che quel film americano possa ripetersi anche nelle nostre aule di giustizia. Ecco perché avevamo presentato emendamenti per sostituire le parole «consumatori e utenti» con «cittadini», purtroppo respinto.
Donatella Poretti