Dopo le tristissime vicende degli immigrati respinti al mittente come pacchi senza valore, Berlusconi ha fatto in Tv una dichiarazione di straordinaria impudenza, anche per uno come lui, rivendicando quella decisione barbara. A me benché le vicende non siano sovrapponibili, ha fatto venire in mente Mussolini che rivendica e si prende la responsabilità (impunita) dell'assassinio di Matteotti.
Ha cominciato a sistemare i suoi: Fini non è più persona dotata di individualità politica «perché An non c'è più e lui fa parte del Pdl»; Maroni ha eseguito i suoi ordini, perché il disegno di Maroni rende attive le decisioni prese tra lui e Gheddafi. Sicché anche alla Lega, sistemata come servo fedele, bisogna lasciare un po' di spazio per strillare, tanto non sgarra nell'eseguire gli ordini.
Poi ha alluso agli altri: ciò che ha deciso sta nei testi di diritto internazionale, perché i barconi portano persone “scientificamente” scelte tra lavoratori e disoccupati per venire a delinquere da noi (prontamente si sono trovati proprio oggi due islamici che preparavano dal carcere di Lecce un attentato all'aeroporto di Parigi). Tutto ciò non contiene nessuna prova, ma gli e le immigrate dei barconi possono essere respinti perché Berlusconi sa già che sono delinquenti.
E tutto questo è stato fatto tra Berlusconi e Gheddafi e dunque è legge. Eppure Gheddafi è uno dei rari capi di stato che non ha approvato le norme sul diritto di asilo. Il Consiglio d'Europa e la Cei e addirittura le agenzie delle N.U. possono andare a farsi benedire tanto lui se ne frega. Sistemato anche il papa, almeno fino a che non avrà bisogno del suo appoggio va avanti con grande spavalderia. Davvero inquietante.
Lidia Menapace