«Mi impiccano fra pochi secondi, aiutatemi!», queste le ultime parole inviate ai genitori da Delara Darabi (foto), la pittrice iraniana, accusata di un omicidio avvenuto quando era ancora minorenne. La corda attorno al collo della giovane, l'ha messa il figlio della donna che fu assassinata. Questo è avvenuto in un Paese non molto lontano da noi geograficamente. Geograficamente.
Ed ora immagino già i titoli sulla prima pagina dei giornali italiani, specialmente quelli cattolici: “Barbarie”; “Abominevole delitto”; “La vita è sacra e inviolabile”; “La vita è dono di Dio e nessuno può disporne”, e via di seguito. Immagino lo scandalo da parte degli strenui difensori della vita a tutti i costi.
Oppure la vita di una ragazza colpevole d'omicidio, non è più sacra e inviolabile; cessa di essere dono di Dio?
Francesca Ribeiro