Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Obiettivo educazione
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Paolo Brondi: Genitori e figli nel secondo millennio
05 Maggio 2009
 

In che misura, per quali vie, la cultura del nostro tempo influenzi mente e cuore dei giovani, si può capire da messaggi di tal tipo: “…ho paura… paura di ciò che sono,di ciò che inevitabilmente sarò, paura di quella vita così vagheggiata, paura della valle dopo la cima. Cos’e’ il futuro, qual è il mio futuro? Non lo so... non so se e’ colpa di ciò che mi circonda o del mio cuore che e’circondato…” (studentessa liceale di anni 18). L’ansia sottilissima che fa da sfondo a tali parole può derivare anche dalla immensa quantità di dati strutturati che la mente riceve dai vari mondo – geofisico; psicosociale-mediatico, non sempre in armonia fra loro e di cui la cultura è intessuta.

 

La complessità e le contraddizioni di tali mondi incidono sui ruoli genitoriali, creando incertezze e, talvolta, confusioni, pari, qualitativamente, a quelle stesse che vivono gli adolescenti e i giovani nella loro “fatica di crescere”. In questo clima l’educare costituisce un impegno carico d’ansia e conflittualità. Le madri, frequentemente, appaiono sospese e dubbiose su varie modalità educative: permissive/autoritarie/paritarie/autorevoli. Non meno i padri: le loro incertezze possono essere riscontrate in manifestazioni quali: assenza di autorevolezza; carenza di relazionalità; velleità del desiderio di continuità padre- figlio. La mancanza di un codice con cui affrontare il tema dei sentimenti, che da generazioni appartiene alle madri (pur con l’ambivalenza detta); la difficoltà nel riconoscere i segni  dello sviluppo affettivo dei figli; il ritrovarsi spesso in un ruolo rigido e poco esperto ad analizzare gli aspetti emotivi della personalità: sono tutti elementi che tengono i padri lontani dalle quotidiane vicende affettive tipiche dell’adolescenza…

   

In simili contestualità familiari, perdura negli adolescenti e giovani la richiesta di gratificazioni primarie: amore profondo; amicizia autentica e duratura.  Deboli sono le speranze di ottenere una posizione sociale ed economica soddisfacente, o di vivere in una società maggiormente giusta e scarsa appare il loro orientamento ad un’attiva partecipazione alla vita della società. Se poi la quotidianità si fa critica o carente di valori ecco l’originarsi di disarmonie fra razionalità e affettività, con conseguente vulnerabilità psichica, soprattutto a livello di adolescenti in formazione, avvertibile in sensibili mutamenti nella temporalizzazione; nella gestualità manuale, facciale, prossemica: può essere dominante una sola dimensione del tempo, non la totalità; può prevalere la verticalità e non l’orizzontalità, il distanziamento, non l’avvicinamento. Spesso l’identità individuale è minacciata da ipoteche comunicative che possono essere superate da una morale del discorso, o meglio, da un’etica comunicativa. Se la comunicazione è ricca di risposte, di punteggiature, di trasparenza, la relazione è buona! Ma se interviene il silenzio, la battuta, l’aggressività,  la relazione si interrompe! L’ambiente educativo dovrebbe elevarsi ad un sistema aperto, ricco di risorse razionali, socioaffettive, progettuali e quindi premiante la crescita dei figli.

 

All’istituzione famiglia, oltre la precarietà dei tempi e il caos, conviene recuperare il senso suo più profondo che è quello di poggiare non tanto su basi storico-sociali, quanto su un impulso originario e naturale alla reciprocità che è regola indicibile, quasi mistica, d’ogni possibile esperienza.

 

 

 

                                                                    Paolo Brondi

 

 

 


Articoli correlati

  Paolo Brondi: Dare le ali ai fanciulli….
  Paolo Brondi. L’inserimento del portatore di handicap nel mercato del lavoro
  Paolo Brondi: Equilibrio e dovere in Nietzsche
  Paolo Brondi: Tempo narrativo e poesia. Con stupore.
  Paolo Brondi: Emozioni e apprendimento
  Paolo Brondi: Per la storicità della scienza
  Paolo Brondi: Nascere nella scrittura, attraverso la scrittura...
  Paolo Brondi: L’epressività giovanile negata
  Paolo Brondi: Disagio giovanile e pedagogia dell’apprendimento.
  Paolo Brondi: Per una brevissima storia di infelicità.
  Paolo Brondi: Sui troppo verbosi. Con l'aiuto di Giovanni della Casa
  L'AIES Toscana si presenta.
  Paolo Brondi: La parabola delle pernici
  Paolo Brondi: Sulla "logica" del tempo presente
  Paolo Brondi: I “Valori Giovanili”. Breve messa a schema
  Paolo Brondi: Sull’inquieto esistere …
  Paolo Brondi: La parabola della tigre
  Paolo Brondi: Elogio della “terza pagina”. Con esempio dal Corriere della sera
  Paolo Brondi: Per una rivisitazione del sapere critico e dell’istruire.
  Paolo Brondi: La follia dell’amore. Erasmo da Rotterdam attualizzato per la scuola.
  Paolo Brondi: Promozione umana e ambiente educativo
  Paolo Brondi: “La folla silente dei ricordi…”. 3ª Epistola.
  Paolo Brondi: "Giolì". Ovvero ridar voce alle favole belle...
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy