Desfile y epidemia
Las dos noticias se sucedieron una a la otra, tan contradictorias que el propio locutor tuvo que hacer un esfuerzo para esconder su desconcierto. En la primera se hablaba de la concentración popular del próximo primero de mayo, mientras la segunda decretaba la fase de alerta ante la amenaza de una posible epidemia de gripe porcina. A partir de la tarde del martes una serie de oportunas medidas de prevención se han activado en todo el país. Sin embargo, la intención de agrupar a casi un millón de personas en el desfile del próximo viernes sigue en pie.
Mi experiencia en catarros y dolencias gripales me dice que una aglomeración humana es el escenario más propicio para su diseminación. Las medidas anunciadas deberían incluir, como mínima prevención, la postergación o cancelación de los festejos por el día de los trabajadores. No quiero generar alarmas innecesarias. No conozco a nadie que esté contagiado y se ha emitido una declaración oficial de que no hay ningún caso registrado de esa enfermedad, pero recuerdo que eso mismo nos dijeron durante mucho tiempo hasta confesar que el SIDA había entrado en Cuba, por no hablar de la escamoteada cifra de contagiados por el dengue cada año.
Con toda humildad, le pido al gobierno cubano que repiense la idea de reunir a miles de personas en este momento. Por favor, menos sentido del espectáculo y mayor protección a la ciudadanía.
Yoani Sánchez
Sfilata ed epidemia
Le due notizie si sono succedute una dopo l’altra, così contraddittorie che lo stesso annunciatore ha dovuto fare uno sforzo per nascondere lo sconcerto. Nella prima si parlava della concentrazione popolare in occasione del prossimo primo maggio, mentre la seconda decretava la fase di allerta di fronte alla minaccia di una possibile epidemia di influenza suina. A partire dalla sera di martedì in tutto il paese sono state attivate una serie di opportune misure di prevenzione. Malgrado ciò, non è stata abbandonata l’idea di radunare quasi un milione di persone nella sfilata del prossimo venerdì.
La mia esperienza in tema di raffreddori e dolori influenzali mi dice che un raggruppamento di persone è lo scenario più propizio per la diffusione di un virus. Le misure annunciate dovrebbero comprendere, come minima prevenzione, lo spostamento o la cancellazione dei festeggiamenti per il giorno dei lavoratori. Non voglio provocare allarmi immotivati. Non conosco nessuno che sia stato contagiato ed è stata pronunciata una dichiarazione ufficiale che non esiste alcun caso registrato di quella malattia, ma ricordo che dissero la stessa cosa per molto tempo prima di confessare che l’AIDS si era diffuso a Cuba, per non parlare del numero annuo di contagiati dal dengue che viene tenuto nascosto.
Con umiltà, chiedo al governo cubano di riconsiderare l’idea di radunare migliaia di persone proprio in questo periodo. Per favore, meno senso dello spettacolo e più protezione nei confronti della cittadinanza.
Traduzione di Gordiano Lupi