È in distribuzione l'edizione di marzo del Gazetin. Dalla copertina, che occhieggia in tutte le edicole, cercando di farsi notare nel mare di gadget editoriali che ingorgano espositori e banconi, l'immagine di Jorge Olivera Castillo, il più noto dissidente che ancora vive – agli arresti domiciliari – sull'isola caraibica, preannuncia che al dibattito su Cuba la rivista dedica questo mese altre pagine. Vengono infatti ospitati la replica di Elio Bonomi, al suo rientro da una vacanza proprio sull'isola, e un nuovo articolo di Gordiano Lupi che stigmatizza il tono monocorde dell'informazione televisiva italiana rispetto alla situazione cubana, con il solo e solito Gianni Minà a fare da direttore d'orchestra. Minà che poi si meraviglia perché organizzazioni come Amnesty International dedicano grande attenzione a quel paese per le violazioni ai diritti umani e alla libera espressione del pensiero. Lo stesso Lupi, estimatore e divulgatore della letteratura cubana, presenta poi per le “Letture” del mensile – accanto alla bella rubrica iniziata da Thomas Ruberto sulla narrativa italiana contemporanea – una raffinata scrittrice cubana, Zoé Valdés, che «incarna tutta la la paura di un regime totalitario nei confronti di chi usa la narrativa per esprimere liberamente il proprio pensiero».
All'attualità politica nazionale e internazionale e, in fondo, alla stessa libertà di espressione sono riservati anche i “Pensieri inutili” di Gino Songini che ci presenta le sue riflessioni a seguito della vicenda delle “vignette danesi”, una delle quali, che ben compendia tutta la problematica, viene riproposta sul mensile.
Per la cronaca civile Vanna Mottarelli presenta gli ultimi passaggi di un'incredibile ma “semplice” storia di usurpazione e prepotenza che, finita nelle aule del Tribunale, anziché trovare quel minimo di... giustizia che uno si aspetta trova materia ulteriore per alimentare sopraffazione e umiliazione del malcapitato cittadino. Tutto va ben, madama la marchesa...
È uno degli animatori dell'Osservatorio talenti in provincia di Sondrio, Long John Silver a illustrare direttamente la nuova, speciale, edizione della rassegna “Tutta la forza della poesia”, in programma a Morbegno dal 1° aprile al 6 maggio. Quattro sono i “nuovi” autori che gli organizzatori intendono promuovere e far conoscere quest'anno: Elvis Ghibello, Dome Bulfaro, Luigi Picchi e Silvia Monti e, agli incontri messi in calendario per ciascuno, saranno rispettivamente “introdotti” da personaggi del calibro di Tomaso Kemeny, Ivan Fedeli, Inisero Cremaschi e Gabriella Fantato. I tre giovani artisti “promossi” lo scorso anno – Elena Milani, Stefano Lorefice e Piter – vengono per l'occasione ospitati con una succinta selezione di loro testi nella “Vetrina” del n. 25 della Bottega letteraria, inserto che arriva puntuale nell'involucro accogliente del periodico e ricco di ben due interviste raccolte da Paola Mara De Maestri: la prima con Roberto Piumini, uno dei più rappresentativi autori della letteratura italiana per l'infanzia, e l'altra con Francesco Osti, altra vecchia conoscenza di “Tutta la forza della poesia” e ora collaboratore fisso del Gazetin, dedicata al libro uscito lo scorso anno con LietoColle. L'inserto, che è divenuto un vero e proprio laboratorio per l'espressività valligiana, prosegue poi nella pubblicazione dei lavori raccolti nell'iniziativa di Ineternet Saloon di Sondrio presentando il racconto di Massimiliano Gianotti, Gaia che guarda la neve.
Non mancano le consuete rubriche, dove ritroviamo ad esempio (in “Matita rossa e blu”) il nostro capitan Nemo che di tanto in tanto riemerge col suo Nautilus e riferisce quel che vede accadere nella scuola o (per la Musica) le belle recensioni di Annagloria Del Piano che questo mese presenta ben tre “gruppi di casa nostra” (Tirlindana – Radio Kaos – Cekout) che si esibiranno al “Frassati” di Regoledo il mese prossimo, mentre è da segnalare la nuovissima “Arteleggere”, a cura di Caterina Falcone, che si propone di avvicinare il lettore del Gazetin, appunto, alla “lettura” dell'arte.
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