Efeso, detta in Turchia Selçuk, è una delle più note località archeologiche del Mediterraneo. In questo luogo si ebbero già dall’antichità numerose presenze (Ioni, Lidi, Persiani). Per un certo periodo vi regnò il famoso Creso. Dopo aver fatto parte del regno di Alessandro Magno, la città passo prima ai re di Pergamo e in seguito ai romani che ne fecero la capitale della provincia “Asia”.
Furono numerosi gli imperatori che vi costruirono monumenti ed edifici pubblici (Efeso, intorno all’epoca di Augusto, aveva circa duecentomila abitanti). Rilevante era dal punto di vista commerciale il porto che ora è interrato. Con l’avvento del Cristianesimo divenne uno dei centri più importanti del nuovo pensiero religioso. In questa città ebbero luogo alcuni concili e il futuro San Paolo vi soggiornò per alcuni anni. Nel 263 dopo Cristo fu assalita dai Goti e successivamente tornò sotto il dominio di Bisanzio. Nel 655 subì gravi saccheggi da parte degli arabi.
Una parte consistente degli scavi fu iniziata e poi condotta a termini da archeologi austriaci già a partire dal 1895. Di grande rilievo per i visitatori di oggi sono gli edifici dedicati ad Artemide (incluso quanto resta dell’Artemisio), il Ginnasio, le terme di Costantino, la biblioteca di Celso, lo Stadio, e la via di Marmo che attraversa buona parte del sito archeologico. Rilevanti anche la piazza di Verulano, la Chiesa di san Giovanni e altri monumenti legati alla breve presenza di Cleopatra. (Redazione Tellusfolio)