Era conosciuto come Mickscopa, pseudonimo datogli per i capelli lunghi che ramazzarono per terra una volta, quando era ragazzo, ma da tempo in Rete usava il suo nome, Michele: non darà fastidio più a nessuno. Michele è morto all'alba per cause incerte nella sua casa di Molfetta. Concludeva una lettera che mi ha inviato questa notte così: “TRATTIAMOCI BENE E VOGLIAMOCI BENE, DA AMICI” e mi segnalava la cronaca “Anarchici all'attacco del Cambio, escrementi al ristorante” perché ne scrivessi e ne ho scritto questa mattina quando l'ho letto. Era contento di questo suo primo viaggio per la fine del mese, ci saremmo ritrovati, con Ela e Vittoria, sue amiche da sempre.

Sono stata l'unica compagna che ha avuto nella vita per tre intensi anni, l'avevo conosciuto nel 2005 con una ml pugliese, il Grande Nud, sparita nel nulla come lui. Ho conosciuto la sua terra, il suo paese, sua madre, i suoi meravigliosi amici e lui ha conosciuto la mia terra, Capranica, la Tuscia, i miei amici, la mia famiglia. Si sono intrecciate le nostre vite, sfacciatamente diverse eppure vicine. Pochi giorni fa (era rimasto senza nessun parente diretto dopo la recente morte della madre) mi aveva detto più volte che avrebbe voluto lasciare agli Anarchici ciò che aveva.

Mi ha donato la sua gioia di vivere e di lottare.

Poco tempo fa mi aveva scritto: Ti passo una canzone di Reggae Hawaiano (che è un tipo di Reggae che risente molto dell'influenza musicale di quelle zone) di una straordinaria dolcezza. Quando la sento mi mette immediatamente tranquillo (nel caso io non lo sia già da prima). È stupenda. Il link: www.youtube.com/watch?v=D68ymfjpw98

Michele era un anarchico e voleva bene alla vita.

Doriana Goracci

23 marzo 2009