Credenti e non credenti decantano la vasta cultura di Benedetto XVI, ed io che sono ignorantissimo (dico sul serio), vorrei permettermi di osservare che forse sarebbe più giusto definire il sapere del Papa vasta erudizione. Sì, perché una vasta cultura dovrebbe dare a chi ha la fortuna di possederla, la possibilità di mettere in discussione di tanto in tanto non dico tutte ma perlomeno una delle mille “verità” in cui crede; specialmente se non sono state stabilite da lui ma da altri.
Dovrebbe dare la possibilità e il coraggio del cambiamento; anche di un minimo cambiamento. Ovviamente il Papa non può mettere in discussione i principi fondamentali della fede cristiana, ma ci sono tantissime cose che contrastano con la ragione, col buon senso, e che possono essere messe in discussione; e delle quali si può almeno dubitare senza minimamente intaccare la fede in Cristo. L'elenco sarebbe lungo, e quindi mi limito ad accennare solo a qualcosa. Partiamo, ad esempio, dalla frase infelice pronunciata dal Pontefice a proposito della distribuzione del condom in Africa. Certamente l'eruditissimo Papa non si sarebbe espresso in quei precisi termini, se non fosse fermamente persuaso che l'uso dei contraccettivi artificiali, anche da parte di due onesti sposi, sia atto peccaminoso. Liberarsi di questo pregiudizio, non significa assolutamente compromettere la fede cristiana. Così, non intacca assolutamente la fede in Cristo, smettere di pensare che sia un diritto della Chiesa negare il sacerdozio alle donne; costringere lo Spirito Santo nel conclave a far eleggere un papa maschio. Non intacca assolutamente la fede in Cristo, smettere di pensare che un sacerdote debba necessariamente abbracciare il celibato; oppure smettere d'essere persuasi che due persone dello stesso sesso, che magari nella loro vita non hanno mai fatto male ad una mosca, siano in peccato qualora si amino. Non intacca assolutamente la fede in Cristo lasciare a ciascuno la libertà di cura; di decidere, qualora sia possibile, come morire. Non la intacca, proprio perché il Vangelo è libertà, e negare la libertà significa negare il Vangelo, negare il cristianesimo.
Renato Pierri
Ignorantissimo ex docente di religione
P.S. Per mancanza di spazio (già ho approfittato!) non accenno alle ingenuità ed agli abbagli contenuti nel colto libro del Papa Gesù di Nazaret.