Per l’autorevolezza politica e per la sua/nostra storia, Marco Pannella è la persona che, oggi, meglio rappresenta l’idea e il progetto di un partito democratico davvero innovatore, laico e federalista europeo. Un partito democratico sul modello americano e anglosassone. Non è un caso che proprio Marco sia stato il primo in Italia a parlare di partito democratico, in tempi antichi e poi nel 1992, quando Occhetto era ancora alle prese con la nascita della Cosa 2. La domanda che pongo ai giornalisti, agli opinionisti, ai direttori dei tg e delle reti televisive è questa: ma è possibile che dentro o fuori l’attuale Pd non ci sia qualcuno che, dopo le dimissioni di Romano Prodi, abbia l’onestà intellettuale e la forza morale di proporre Marco Pannella come presidente del Pd? Un ruolo politico che è anche un riconoscimento, a mio parere dovuto, per quello che Marco è oggi e, soprattutto, per quello che non è. Ma, ancor di più, per quello che Pannella sarà domani! Anche in vista delle europee.
Insomma, dopo oltre cinquant’anni di battaglie civili e di lotte per la difesa dei diritti umani, per la libertà di religione, per la democrazia… dopo tutto questo e molto altro ancora, è giunto il momento di dare a Pannella il ruolo politico che il suo profilo morale, umano e intellettuale merita. E non ce ne sono altri come lui. Nessuno che lo meriti quanto lui. Certo, c’è la fila di figure di spicco che potrebbero ambire alla carica di presidente del Pd, ma non vanno bene. Chi va bene per quell’incarico, la fila non la fa. E, infatti, Pannella non è in fila. È lì, pronto ad assumersi - come sempre - le sue responsabilità. Del resto, Marco ha dimostrato di essere il più affidabile degli interlocutori, leale, resistente agli urti, il più strenuo difensore del governo Prodi e della legislatura iniziata nel 2006. Altri dentro il Pd non possono dire lo stesso.
Ecco, dunque, che rilancio la mia antica proposta: lavoriamo, impegniamoci, promuoviamo ogni iniziativa che possa servire a sensibilizzare l’opinione pubblica e i giornali e le nomenclature affinché l’attuale Pd, questo Pd, comprenda che l’unica salvezza del progetto politico del partito democratico passa attraverso la presidenza e il riconoscimento dovuto a Marco Pannella.
Pier Paolo Segneri
(da Notizie radicali, 17 marzo 2009)