L'uovo fa male al fegato e al cuore, narra una vecchia credenzapopolare.
È noto che il fegato, attraverso i succhi biliari, ha il compito di digerire i grassi e l'uovo di grassi ne contiene l'8,7%, un terzo della mozzarella e la metà di un formaggino light! Vero è che l'uovo contiene una discreta quantità di colesterolo e per raggiungere la dose massima giornaliera, che è di 300 mg, ne bastano due al giorno. Il contenuto in colesterolo delle uova aveva indotto a correlare i rischi di infarto con il consumo.
Chi ha un tasso alto di colesterolo nel sangue non deve però rinunciare alle uova. Secondo alcuni ricercatori britannici, anziché privarsene è meglio ridurre il consumo di carne, burro, pasticcini. Lo si legge nell'edizione di marzo di Gesundheitszeitung, edito a Monaco, che riporta una ricerca della University of Surrey (Gb). Un'analoga ricerca, condotta negli Usa, tra la fine degli anni '80 e '90, su un campione di 120mila persone sfatò il mito: le uova non fanno male al cuore, o meglio il consumo di un uovo al giorno non aumenta i rischi di infarto. La ricerca era stata pubblicata sul giornale della Associazione dei medici americani.
L'uovo ricco di micro sostanze nutritive, è una componente importante per un'alimentazione sana. Il suo contenuto di proteine favorisce il senso di sazietà, e quindi aiuta a fare a meno di altri cibi, come quelli contenenti grassi insaturi che sono ben più rischiosi per il cuore.
È evidente che occorre tenere presente la alimentazione complessiva di una persona e che le uova possono contribuire ai danni prodotti da una alimentazione sbagliata.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc