Track listing: Lima (South America); Blindspot (North America); Human Activity; Stir (Antarctica); Not So Far (Australia); Current; Carbonic; Blue Marble (Africa); By a Foot (Europe); Waves (Asia).
Personnel: Brad Shepik: electric and acoustic guitars, tambura, electric saz; Ralph Alessi: trumpet; Gary Versace: piano, organ, accordion; Drew Gress: bass; Tom Rainey: drums.
Un album ambizioso e attentamente meditato, commissionato dalla Chamber Music America ed eseguito in prima assoluta nel 2008 a New York. Shepik, da sempre attento ai problemi dell'eco-sistema, firma una lunga suite di sette brani, ognuno ispirato ad un continente, in cui si fa voce e denuncia dell'inquinamento globale dovuto alle “attività umane”. Non essendoci testi tutto l'impatto della posizione di Shepik è emozionale ed affidato unicamente alla musica e al coinvolgimento dei musicisti. Grazie alle collaborazioni passate, penso in particolar modo a Pachora, Lingua Franca, Tiny Bell Trio, Yuri Yunakov's Bulgarian Wedding Band e Babkas, riesce a sviluppare per ogni composizione un reticolo di riferimenti a musiche folk relative ai vari continenti. I musicisti dal canto loro sono duttili e pescati tra il meglio della scena americana; Gary Versace si moltiplica alle tastiere ed incide emotivamente soprattutto con la fisarmonica. Ralph Alessi è un trombettista formidabile, dotato non solo tecnicamente ma soprattutto della necessaria sensibilità per aderire ad un progetto similare. La sezione ritmica è potente e ispirata, pronta a seguire il leader in ogni anfratto, sempre a proprio agio tra impostazione jazzistica e aromi etnici. La chitarra del leader spazia tra diversi ambiti, con i colori e gli ingredienti del rock e del folk, ma sempre entro un linguaggio ed una libertà concettualmente ispirata e derivata dal jazz. Shepik firma il suo progetto più importante, e anche il più riuscito, riuscendo a dare un impronta personale e credibile come leader e a confermarsi musicista interessante e propositivo.
Roberto Dell'Ava
VALUTAZIONE: * * * *
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