Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Piero Cappelli: Essere genitori ed essere figli: Quando ce ne accorgiamo? Letture per gli studenti
09 Marzo 2009
 

L’ho messa da parte. Lì, nascosta insieme ad altri file. L’ho letta e riletta e mi sono spuntate delle lacrime che ho cercato di ritirare quasi subito benché fossi solo.

Non vi voglio rattristire, ma porvi il problema sì. Sto parlando della lettera, l’ultima, forse l’unica, che Eluana Englaro ha scritto ai suoi genitori pochi giorni prima di schiantarsi in auto e finire in coma per più di sedici anni. Una lettera scritta nel Natale del 1991. Scritta ai suoi genitori e che ha come esordio un appellativo che già dice tutto: “Ciao grandi”.

 

«Vi volevo ringraziare per tutto quello che mi avete donato, insegnato e trasmesso in questi lunghi ventun'anni trascorsi insieme», scrive Eluana. «Sì perché abbiamo avuto tante divergenze e tanti piccoli grossi problemi, ma li abbiamo superati grazie al bene che ci vogliamo».

Si riconosce qui quale tipo di rapporto potesse esistere in quella famiglia. Niente di smielato che non poteva, altrimenti, produrre niente di simile di quello che Beppino, il padre, ha poi manifestato lungo tutto il periodo di quel calvario e soprattutto negli ultimi momenti.

«Sai tu papi, ogni tanto dici» scrive Eluana «che non siamo una famiglia perfetta e hai ragione perché siamo super. Perfetto è un aggettivo che sminuisce la nostra unione. Voglio vedere quali altre famiglie dopo grosse “tempeste e bufere”, come accade ogni tanto tra noi, subito dopo torna il cielo sereno e splende un sole così forte da scaldarci sino in fondo, come simbolo della pace ritrovata».

Che dire. È la testimonianza di una figlia per niente ‘mammona’ o ‘babbona’ come si dice da noi in Toscana, cioè attaccata alle gonnelle della mamma o ai pantaloni del papà. No. Una ragazza che sapeva il fatto suo, ma nello stesso momento serena e appagata di un amore familiare – sì dobbiamo chiamarlo così – che ha prodotto quello che tutti abbiamo visto: un grande senso della Vita e una grande ed alta dignità, e proprio al di là delle convenzioni sociali e delle morali religiose e cattoliche in particolare.

 

«Non vi scambierei per nulla al mondo» prosegue la lettera «perché Dio quando vi ha creato ha buttato lo stampino. Come al solito la più fortunata sono stata io, perché ho ricevuto da Dio voi. Il più bel regalo del mondo. Quindi vi sbagliate di grosso quando pensate di non essere dei buoni genitori. Penso che finalmente il tempo ve ne ha dato una dimostrazione».

Eccolo il punto cruciale di fronte al quale tanti uomini di chiesa dovrebbero meditare in silenzio senza proclami e senza falsi moralismi. Ma imparare dove sta’ il senso della Vita, quella vera, quella fatta di autentica vocazione all’eternità.

 

«Io» scrive Eluana ai suoi “grandi” «ci tengo molto a voi, siete gli unici punti fermi della mia vita ‘spericolata’! Spero di non deludervi mai, perché vi posso assicurare che ne soffrirei io più di voi, poiché per voi oltre a provare un grande amore nutro anche una grande stima. Sì, voi due oltre ad essere dei perfetti genitori, siete anche due buone persone, mi avete insegnato la bontà e la generosità, ma soprattutto dei grandi valori, quali il rispetto verso se stessi e gli altri e il piacere di avere una famiglia salda, calda, affettuosa sulla quale si può sempre contare. Sì, perché noi tre assieme formiamo un nucleo molto forte basato sul rispetto e l'aiuto reciproco. Bravi! L'unica cosa che vi posso dire è che vi voglio un mondo di bene e che siete due persone veramente in gamba e... spero un giorno di diventare brava come voi. Con affetto, la vostra bambina! Eluana».

 

La Repubblica, nel pubblicare il 13 febbraio scorso questa missiva, ha però ammesso che non condivide il disinteresse che papà Beppino ha dimostrato per questa lettera quando è saltata fuori per caso dagli atti giudiziari. Voleva che venisse buttata via ritenendola non interessante per i giornalisti. Come scriveva Colaprico c’è ragione e torto per il papà di Eluana, un po’ perché, forse, voleva portare in pubblico certe tenerezze ed intimità familiari. Un po’ perché non voleva, sempre forse, far commuovere l’opinione pubblica dandogli in pasto una lettera così dolce e affettuosa. E la sua notevole forza di uomo, di padre, di marito non l’ha fatto flettere,né cedere ad immettere nel circuito comunicativo una trappola strumentale come poteva essere una lettera di questo tipo. La lettera è uscita, ma la dignità è rimasta. Per lui. Per lei. Non solo. Eluana ne esce tremendamente ben ancorata: di fronte al mondo è la storia tristissima di una ragazza che aveva compiuto l’atto più bello – con questa lettera – e cioè di dare senso e valore alla famiglia, alla relazione genitoriale e filiale, in questo mondo così colmo di contraddizioni vissute e consumate all’insegna della possessività, degli attaccamenti sbagliati, delle gelosie. Con tutte le conseguenze che ne conseguono.

 

E in margine a questo voglio aggiungere la segnalazione del libro di Daria Bignardi Non vi lascerò orfani (Mondadori, 2009). Che vi consiglio di leggere perché Daria – benché a me non piaccia molto in tv –, come scrittrice mi ha preso e mia ha entusiasmato e in poche ore me lo sono divorato. È la storia della relazione sua, di figlia, con sua madre e non solo, ma soprattutto con lei. Ed è bello sentire oggi, dopo la morte della mamma, come questa figlia si ‘accorga’ di cosa è stata sua madre e di cosa le ricorda oggi di bello nonostante non ci sia più. Rende bene l’idea di come non dobbiamo abbandonare le relazioni familiari a se stesse perché un giorno, un giorno qualunque, qualcosa scatterà dentro di noi a tal punto da farci fare il punto della situazione. Non parlo dei sensi di colpa. Né di vittimismi o pietismi. Parlo della vita che scorre e a volte trova ostacoli. Allora occorre ripensare a cosa vuol dire essere genitori ed essere figli e viceversa. Perché se anche genitori non lo sei mai stato, figlio lo sei sempre!

Lì, una figlia scomparsa che racconta la bellezza della relazione familiare con i suoi genitori viventi. Qui, una figlia vivente che racconta di una madre scomparsa. Tutte e due belle storie che ci debbono far riflettere in questo caos così generale e particolare allo stesso momento.

 

Anch’io rileggendo queste storie di vita non ho potuto che risalire alle mie esperienze con la mia cara mamma Rina, quando ho passato con lei – un gran dono! – ben 99 giorni, accanto a lei, in ospedale. Per poi vederla e sentirla morire tra le mie braccia silenziosamente e dolcemente.

   

È anche da qui che passano i momenti importanti della vita, il saper essere genitori e figli, ma solo perché siamo stati tutti ‘figli’ e lo siamo ancora nonostante le età e i ruoli. E l’essere figli ci richiama al senso profondo della vita, quella che ci è stata donata per farci sentire che abbiamo ‘sempre’ bisogno di qualcuno da amare e da farci amare, profondamente, teneramente, inevitabilmente. E questi sono per primi i nostri cari genitori, ai quali dovremmo dire sempre “Grazie grandi”!

 

Piero Cappelli


Articoli correlati

  Gordiano Lupi. “Tifosi interisti per sempre” a cura di Alberto Figliolia
  Piero Cappelli: oltre la morte: l’eternità ci appartiene
  Piero Cappelli: Don Milani e il cattocomunismo
  Piero Cappelli: Nel ‘Vietnam’ afghano i morti valgono più di quelli in terra italiana?
  Piero Cappelli: Lo scandalo dello scandalo: le nostre armi nel mondo
  Piero Cappelli: La casta Ecclesiasticae, lo "scisma silenzioso" nella Chiesa
  Piero Cappelli – Il fallimento della morale: Cicciolina + Marrazzo + Berlusconi...
  Piero Cappelli: Dopo 45 anni dal Concilio vaticano II ormai dimenticato...
  Piero Cappelli: Piove? No... Ma è lo stesso. Governo ladro.
  Gianni Baget Bozzo - Piero Cappelli: "Due lettere sul Vaticano II e l’attuale papato"
  Piero Cappelli: La restaurazione della liturgia di Pio V. Messa in latino.
  Piero Cappelli: Una cultura del turismo in Italia
  Mauro Raimondi. “Tifosi Interisti per sempre”
  Piero Cappelli: Morale Privata & Affari Pubblici
  Piero Cappelli: Persona Umana & Culture
  Piero Cappelli – Internazionale a Ferrara (2). Economia e Conflitti nel mondo
  Piero Cappelli al Festival di Internazionale a Ferrara (1): ottimo risultato! Ma…
  Piero Cappelli: Atei alla riscossa, Chiesa in difesa. Ma dove siamo?
  Piero Cappelli: “Cosa ne penserebbe oggi Don Milani?” Lettera aperta a Walter Veltroni
  Piero Cappelli: Napolitano & Spinelli
  Piero Cappelli: Classe dirigente nazionale e locale
  Piero Cappelli: D’Alema e Veltroni battuti a Firenze. È l’inizio di una nuova politica?
  Piero Cappelli: La mancanza di un'alternativa. Elezioni 2008
  Piero Cappelli: Ritornando dopo aver scritto un libro sulla Chiesa-casta
  Piero Cappelli: Ciao Gianni! AdDio… caro Amico e Padre spirituale
  Piero Cappelli - Anteprima: “Lo scisma silenzioso” tradotto in portoghese, in Brasile
  Cristina Cappellini. Di sole non ce n'è mai abbastanza
  Carlo Forin: Recuperar la pausa per tornar cittadini. Primarie e PD
  Piero Cappelli: Poveri unitevi, anzi ribellatevi! Ma come?
  Piero Cappelli: Come intendo "I Care... communication"
  Piero Cappelli: Vi segnalo da Alba Magica: Rivolte per la crisi. Islanda e Svizzera.
  Piero Cappelli. Dopodomani, che futuro avremo noi italiani?
  Piero Cappelli: Lamentarsi non basta più. Lavoriamo per noi... per ciascuno di noi!
  Piero Cappelli: Sacco & Vanzetti. Uccisi due volte, ieri e oggi.
  Piero Cappelli: Come costruire il dopo-Veltroni, per battere il dopo-Berlusconi?
  Velletri. 2° Incontro Orchestrale Europeo Giovani Chitarristi
  Piero Cappelli: La coscienza dell’occidente e le chiese nel XXI secolo post-cristiano
  Piero Cappelli: Sulle elezioni, sulla sinistra da ripensare
  Piero Cappelli: È la fine di un mondo ‘capitalista’?
  Piero Cappelli – Dal Che’ al Cia’: come si evolve il kult...
  Piero Cappelli : L’opinione pubblica e la Chiesa
  Piero Cappelli: La Chiesa del futuro.
  Piero Cappelli – “Lo scisma silenzioso” (citato da Vito Mancuso su Repubblica) e il dialogo con il mondo del dissenso critico
  Piero Cappelli: Crisi. Dal capitalismo alle armi, da Bankitalia a Goldman Sachs
  Piero Cappelli: Lettera aperta al Papa-teologo Benedetto XVI
  Piero Cappelli
  Don Oreste Benzi: Devozione e Rivoluzione
  Piero Cappelli: Chiesa e linguaggio
  Gianni Baget Bozzo - Piero Cappelli: "Sinistra postconciliare e Chiesa Corpo Mistico"
  Piero Cappelli: Birmania, i monaci fulcro storico della liberazione.
  Piero Cappelli: Come salvare questo mondo?
  Piero Cappelli: Quando la Vita va avanti... dopo la morte del commissario Calabresi.
  Milva Maria Cappellini. “L'ultima sposa di Palmira” di Giuseppe Lupo
  Piero Cappelli: Pedofilia, Chiesa e censura. Perché?
  Piero Cappelli: Scuola di Barbiana. Il metodo di scrittura collettiva.
  Gianni Baget Bozzo - Piero Cappelli: Chiesa per i giusti o per i peccatori? Due lettere.
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy