L’uomo ha inventato storie di maghi e di folletti per potersi divertire evadendo dalla realtà e si è immaginato mostri e fantasmi per potersi spiegare il terrore, ma anche il piacere verso il buio, l’oscurità e tutto ciò che è incubo.
La nostra mente a volte non riesce a capire i pensieri inconsci, perché non sa spiegarseli. Chiudendo gli occhi però possiamo entrare nel regno del fantastico, dove tutto è concesso; se restiamo in silenzio possiamo percepire un’insolita sensazione che dà vita a un meraviglioso giardino pieno di orchidee e di gelsomini, al centro del quale galoppa un bel cavallo bianco alato che repentino spicca un volo con un abile balzo. Prodigio della fantasia: abbiamo creato un quadro!
Quando riapriamo gli occhi non resta altro che un ricordo vano e incompreso che potremmo rivivere solo richiudendo le palpebre.
Il fantastico dunque è qualcosa di meraviglioso che ci incanta, ci travolge e ci spaventa.
Il Fantastico è caratterizzato da scenari pittoreschi, evocativi e inquietanti e da una concezione della vita dominata da forze superiori e oscure. E’ un mondo che parla della nostra fantasia, ove succedono cose che non si realizzeranno mai nella realtà.
I nostri sogni fanno parte del Fantastico; essi ci mettono in contatto con l’anima del mondo e mettono in moto la radici più profonde del nostro essere. Ci creano inquietudine e disagio perché rappresentano una realtà diversa dalla nostra. Il sogno e la fantasia intesi come forme di percezione di una realtà invisibile, rappresentano la trasgressione a tutto ciò che è razionale e una propensione all’angoscia, al terrore, all’indefinito e all’ignoto.
Ma che cos’è il Fantastico?
Fantastico è:
ciò che colpisce la fantasia pur essendo opera di fantasia;
un viaggio in un sogno spettacolare, magico e irreale;
il sogno dell’autore espresso in un racconto;
un progetto per realizzare i nostri sogni;
l’espressione dell’uomo nel momento in cui manifesta le sue paure;
il terrore di ciò che è sconosciuto e misterioso;
l’impotenza di ribellarsi a un oscuro potere;
la momentanea consapevolezza di aver a che fare con qualcosa d’irreale;
la ricerca di motivi irreali e bizzarri;
un qualcosa che nasce nel nostro inconscio, nella nostra mente, che ci incute timore e paura, ma che ci attrae e ci spinge a conoscerlo;
un mondo popolato da mostri, spettri, demoni, fantasmi, vampiri, dragoni, alieni, cavalieri, con vicende macabre ambientate in foreste tetre, in luoghi sperduti e in castelli abbandonati;
orrore, curiosità e paura;
voler cercare risposte e perché a ciò che non si conosce e che si teme;
la risposta più immediata data dall’uomo a tutti quei fenomeni che non riesce a spiegarsi razionalmente;
è il frutto della fantasia;
è ciò che è fuori della norma: straordinario, strano, bizzarro, originale, intrigante e meraviglioso.
È magico, tutto ciò che rende la narrazione più emozionante e coinvolgente: specchi delle brame che hanno il potere di mostrare a chi vi si specchia i propri desideri e non; bacchette magiche prodotte con legni pregiati o piume di uccelli; scope volanti la cui velocità è stabilita dell'incantesimo che contengono; cappelli parlanti che hanno il potere di leggere nel pensiero; mappe che rivelano luoghi misteriosi e ben nascosti solo a chi gli fa un incantesimo; elfi e folletti, buoni o cattivi; quadri i cui personaggi sono vivi; pietre dai poteri misteriosi e miracolosi.
Esempi di romanzi fantastici e magici sono: 'arry Potter di J. K. Bowling (Scozia, 31 luglio 1965); Il signore degli anelli di John Ronald Revel Tolkien (Bloemfontein, Sud Africa, 1892 – Bournemouth, Hampshire, 1973) e Il cavaliere inesistente di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985).
Il Signore degli Anelli è un romanzo epico-fantastico scritto da John Ronald Reuel Tolkien e ambientato nell’immaginaria Terra di Mezzo, alla fine della Terza Era.
Il romanzo narra della missione di nove Compagni, la Compagnia dell’Anello, la quale rappresenta tutte le genti dei Popoli Liberi della Terra di Mezzo, partiti per distruggere il più potente Anello del Potere, che renderebbe invincibile il suo padrone Sauron se solo ritornasse nelle sue mani.
«Tre anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende».
Il Signore degli Anelli è un romanzo affascinante, semplice ed enigmatico che narra vicende al di fuori del tempo. È una lettura che appassiona, perché trasporta il lettore in luoghi remoti e terribili, tra segreti paurosi che si svelano a poco a poco, con draghi crudeli e alberi che camminano, in città d’argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo a nominarli, tra urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri, e tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa: Bilbo Baggins è entrato in possesso del più potente tra i venti anelli magici forgiati da Sauron, l’oscuro Signore della terra di Mordor. Lo affida allo hobbit (creatura fantastica) Frodo che, con alcuni suoi amici e compagni, deve raggiungere la Voragine del Fato sul Monte Orodruin, il luogo dove l’anello è stato forgiato e l’unico dove può essere distrutto, attraversando tutta la Terra di Mezzo.
Sauron però sa chi ha l’anello e durante tutto il viaggio tenterà di uccidere Frodo e di riacquistare il suo potere.
Elementi e personaggi fantastici:
- Cavalieri neri: sono i nove re che avevano ricevuto ciascuno un anello da Sauron diventandone poi schiavi:
«... Apparve un cavallo nero con sopra un uomo imponente, che pareva rannicchiato sulla sella, avvolto in un manto nero con cappuccio, dal quale uscivano soltanto gli stivali infilati nelle lucide staffe».
- Orchi: sono creature fantastiche al servizio di Sauron
«...un piccolo braccio seguito da una spalla, ricoperto di una scura pelle con squame verdognole, apparve nella fessura che si allargava sempre più».
- L’Anello: è l’unico anello forgiato da Sauron in grado di controllare gli altri 19 sparsi nella Terra di Mezzo:
«…l’anello sembrava più spesso e pesante, Frodo vide delle linee finissime, più fini della più esile penna d’oca, tutto intorno all’anello, sia all’interno che all’esterno".
- Troll: creatura fantastica che la compagnia incontra nella caverna dei nani.
- Demone: altra creatura fantastica che procurerà gravi danni alla compagnia dell’anello causando per poco la morte di Gandalf.
- Gandalf: è un potente stregone e un caro amico di Frodo. Prenderà parte alla compagnia dell’anello.
- Sauron: il potente signore del male che tenterà di riprendersi il proprio potere.
- Gimli: capo dei nani e unico sopravvissuto. Anche lui prenderà parte alla compagnia dell’anello.
- Gran Burrone: è il luogo magico e bellissimo dove vivono gli elfi.
- Hobbit: sono delle creature fantastiche molto longeve e pacifiche. Questi hanno una statura molto bassa e piedi molto grandi.
- Elfi: sono creature fantastiche che vivono nei boschi e ne controllano ogni elemento.
Harry Potter di J. K. Bowling è una saga letteraria fantasy in sette libri, ideata dalla scrittrice inglese Joanne Kathleen Rowling. L'opera descrive le avventure del mago adolescente Harry Potter e dei suoi migliori amici e coetanei, Ron Weasley e Hermione Granger. L'ambientazione principale è la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dove vengono educati alle arti magiche i giovani maghi e streghe del Regno Unito. Harry Potter si può definire anche romanzo di formazione, dato che il protagonista deve affrontare molte esperienze di vita che contribuiranno alla sua crescita.
La saga è composta da sette libri. Ogni libro rappresenta un anno nella vita di Harry dagli undici ai diciassette anni; i primi sei libri descrivono anche ogni singolo anno scolastico trascorso nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts che dura appunto sette anni.
In ciascuno dei libri l'atmosfera è un po' più cupa rispetto a quello che lo precede e ognuno mostra una maturazione dei protagonisti.
Confronto tra Il Signore degli anelli e Harry Potter
In entrambi i racconti il protagonista è un ragazzo che viene aiutato da vari amici; sono presenti ambienti fantastici: Hogwards, Gran Burrone e una foresta paurosa; gli elementi protagonisti sono: la pietra filosofale e l’anello che rendono immortali e invincibili; in ognuno dei racconti appaiono: i troll, uno specchio magico e i maghi.
L’epoca storica invece è totalmente diversa: il libro di Tolkien è ambientato in età medievale mentre Harry Potter è ambientato nel nostro tempo.
Il Cavaliere inesistente, scritto da Italo Calvino nel novembre del 1959, è uno dei romanzi fantastico-cavallereschi più conosciuto, ambientato nel Medioevo, tra i paladini di Carlo Magno.
Il cavaliere inesistente è Agilulfo, un guerriero riservato e invisibile nella sua splendente armatura:
«Agilulfo, lui aveva bisogno di sentire di fronte le cose come un muro massiccio al quale contrapporre la tensione della sua volontà, e solo così riusciva a mantenere una sicura coscienza di sé».
Scudiero di Agilulfo è Gurdulù, che c’è ma non sa di esserci: «ad una prima occhiata, tra ch’era vestito di stracci verdi e gialli sbiaditi e impataccati, tra che aveva la faccia seminata di lentiggini e ispida di barba ineguale, lo sguardo gli passava addosso confondendolo col colore della terra e delle foglie».
Protagonisti sono l’amazzone Bradamante e il giovane Rambaldo: «Così lo vide Rambaldo, mentre con mosse assorte e rapide disponeva le pigne in triangolo, poi in quadrati sui lati del triangolo e sommava con ostinazione le pigne dei quadrati dei cateti confrontandole a quelle del quadrato dell’ipotenusa», il cupo Torrismondo, la maliziosa Priscilla e la placida Sofronia.
La vicenda si svolge tra battaglie, duelli, naufragi, ma lo scopo di Agilulfo è quello di dimostrare a tutti quanto vale e di mantenere intatto il suo titolo cavalleresco, che è una delle poche cose che lo caratterizza. Alla fine del romanzo, Agilulfo riesce a dimostrare a tutti il suo valore, ma a causa di un equivoco, esce dalla sua armatura e si disperde nell’aria: «Giunse ad una radura. Ai piedi di una quercia, sparsi in terra, erano un elmo rovesciato color dell’iride, una corazza bianca, i cosciali, i braccioli, le manopole, tutti i pezzi dell’armatura di Agilulfo…L’armatura è vuota, ma non vuota come prima, vuota di quel qualcosa che era chiamato il cavaliere Agilulfo e che adesso è dissolto come una goccia nel mare».
Altrettanto fantasiosa è La tempesta di Shakspeare ( 1611-12). Quest’opera parla della vicenda del duca Prospero. Esiliato, il duca si rifugia su un’isola assieme alla figlia Miranda e sull’isola sbarca naufrago anche il fratello usurpatore. Invece di vendicarsi con le sue arti magiche, egli le utilizza, aiutato da Ariel, gentile spirito dell’aria, che gli ubbidisce, per costringere il fratello al pentimento e alla riappacificazione, allietata anche dal matrimonio di Miranda con il figlio di un cortigiano. L’opera si conclude con la liberazione di Ariel e la rinuncia di Prospero alla magia.
A cura di Anna Lanzetta
e degli studenti del biennio superiore ITIS “A. Meucci” di Firenze
Anno scolastico 2001-02