A seis pasos de Sullivan
En la lista redactada por la revista TIME y la CNN con los mejores 25 blogs del 2009, hay varios elementos que me han dejado henchida de orgullo. Generación Y es la única bitácora de esa enumeración hecha en lengua española, el mismo idioma que algunos creen incapaz de adaptarse al ritmo de la tecnología y la modernidad. Soy, de entre los otros veinticuatro bloggers, la que menos horas de acceso a Internet tiene –de eso no me quedan dudas–. Para colmo, ostento la peculiar condición de manejar una bitácora que no puedo ver, por culpa de los traviesos filtros que la censura le ha impuesto.
El gurú en que se ha convertido Andrew Sullivan para los que hacemos el Itinerario blogger, está en el puesto cinco con su The Daily Dish. No imagina él que cada semana un grupo de cubanos evocan su texto ¿Por qué bloggeo? y toman su labor como una brújula. Después de casi dos meses con estos encuentros semanales, sabemos, al menos, que el camino de comenzar a opinar no se transita hacia atrás, que el muro del control se puede tumbar de un tirón o socavar byte a byte, post a post.
Yoani Sánchez
A sei passi da Sullivan
Nella lista compilata dalla rivista TIME e dalla CNN contenente i migliori 25 blog del 2009, ci sono vari elementi che mi hanno riempita di orgoglio. Generación Y è l’unico blog di questo inventario compilato in lingua spagnola, lo stesso idioma che alcuni credono incapace di adattarsi al ritmo della tecnologia e della modernità. Sono, tra gli altri ventiquattro blogger, quella che dispone di meno ore di accesso a Internet - su questo non ho alcun dubbio. Per di più, ostento la peculiare condizione di guidare un blog che non posso vedere, per colpa dei dispettosi filtri imposti dalla censura.
Il guru che è diventato Andrew Sullivan per noi che facciamo parte dell’Itinerario blogger, è al quinto posto con il suo The Daily Dish. Non immagina che ogni settimana un gruppo di cubani evocano il suo testo ¿Por qué bloggeo? e prendono il suo lavoro come una bussola. Dopo quasi due mesi di questi incontri settimanali, sappiamo, almeno, che per cominciare a esprimere la propria opinione non dobbiamo guardare indietro, che il muro del controllo si può abbattere tutto d’un fiato o indebolire byte dopo byte, post dopo post.
Traduzione di Gordiano Lupi