Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Maria G. di Rienzo. Parliamo di sicurezza
27 Febbraio 2009
 

Dal 24 al 26 febbraio. L'ottantatreenne di Pavia, non vedente, che era stata violentata nei giorni scorsi, è morta. Sei arresti per violenze sessuali continuate, su una bambina di nove anni, a Palermo. Il presunto stupratore del ragazzino dodicenne di Napoli è stato pure arrestato. Nel trevigiano, dove io vivo, una donna di 36 anni e la sua figlioletta di due sono state uccise a coltellate, forse dal compagno di lei. Un padre separato uccide il figlio di nove anni nei locali di un'Asl del milanese e si toglie la vita con lo stesso coltello.

Allora parliamo ancora di sicurezza. Onestamente. Come testimoni, come sopravvissute, come attiviste, come lavoratrici, come madri e sorelle e figlie e mogli e compagne, come gli esseri umani che siamo. C'è un solo modo per farlo. Dobbiamo parlare di cosa ci fa paura. Di cosa ci blocca, di cosa libera o trattiene le nostre energie, di cosa ci esaurisce. La nostra sicurezza ha a che fare con la nostra autostima? Cos'è sicuro in famiglia, sul lavoro, per strada, cos'è insicuro?

Mettete ciò che considerate “personale” sul tavolo della discussione. Non è la prima volta che sentite dire “il personale è politico”, ma credetemi, non è mai stato così vero come oggi. Permettetevi di dire la sofferenza e il disagio e il turbamento. Fate domande, anche se non sperate di avere risposte rapide e semplici. Rompete il silenzio.

Le crisi di sistema, come quella che stiamo vivendo globalmente, tendono ad avere tempi lunghi e aspetti molteplici. Regimi repressivi. Abusi dei diritti umani. Guerre. E ogni giorno, ovunque, si prendono decisioni in nome nostro e per interesse privato. Per conto di tutti e per le tasche di pochissimi. In alcuni luoghi confiscano terre. In altri le terre le bombardano. In altri ancora le inquinano, le devastano, le alterano irrimediabilmente. Prendono vite con la stessa noncuranza di chi strappa fili d'erba, o le feriscono, le torturano, le negano.

In Italia stanno distruggendo separazione dei poteri costituzionali, diritto di sciopero, convivenza civile, rispetto dei diritti umani. Per la nostra sicurezza. In particolare vostra e mia, e cioè delle donne. Dicono così.

Non aspettatevi che nell'immediato futuro andrà meglio. Prendere decisioni basandosi sulla paura o creandola ad arte non dà mai buoni risultati, perché spinge agli estremi di ogni sorta: fondamentalismi, nazionalismi, omofobia, razzismo, militarismo, sessismo, violenza e ancora violenza.

Possiamo lasciarli fare. Anche questa è una scelta. Perché siamo stanche, perché ci distrugge l'ansia per il lavoro, la casa, la scuola, i figli. Di certo in questi campi siamo tutto fuorché “sicure”. Non sappiamo se ci rinnovano il contratto, se riusciremo a pagare il mutuo, se arriveremo a fine mese con i prezzi che aumentano e aumentano, se una volta laureati il ragazzo o la ragazza dovranno ciondolare in giro per anni, se otterremo aiuto per il familiare malato o anziano o disabile, se potremo averlo noi stesse per una gravidanza desiderata o indesiderata, o per una violenza subita. Di solito troviamo qualche modo per maneggiare lo stress e per continuare a fare tutto, ma il rischio è che si finisce per tollerare gli abusi come parte dello scenario, come parte del prezzo che bisogna pagare per vivere. E pian piano, i nostri sogni, le nostre speranze, muoiono e le nostre anime ci vengono sottratte. Essere in grado di avere un mestiere che ci piace: chi lo pensa più? Sentirsi riconosciute, rispettate, valutate, per ciò che siamo e per le cose di cui ci occupiamo. A qualsiasi età. Sentirsi in armonia con la vita che scorre, che trasforma, che germoglia e fiorisce, che riposa e rinasce. Perché questo dovrebbe essere un lusso, o un'utopia? A che serve essere qui, altrimenti?

Per favore, parlate. Parlate di quello che state passando, non negatelo e non nascondetelo. Non è una vergogna aver timore, dovrebbe vergognarsi chi vi mette nelle condizioni di provarlo. Il conforto che vi offrono, con i “pacchetti sicurezza” e le ronde e la militarizzazione dei territori è una droga micidiale. Non lasciatevi avvelenare: essere una donna non è essere una preda, non è essere sotto tutela e controllo per l'intera esistenza, non è essere un campo di battaglia, non è essere complice, predestinata ad alcunché, impotente. Non voltate più la testa, né di fronte al dolore vostro, né di fronte a quello altrui. Reclamate le vostre anime, il vostro spirito, la scintilla che vi rende uniche qualsiasi sia il modo in cui volete chiamarla. E fatela risplendere nelle vostre parole, siano esse una protesta della luce contro il buio in cui vorrebbero precipitarci.

 

Maria G. di Rienzo

(da Notizie minime della nonviolenza in cammino, 27 febbraio 2009)


Articoli correlati

  Maria G. Di Rienzo. Mutande rosa
  Maria G. Di Rienzo. Biancaneve e i sette minatori verticalmente svantaggiati
  Maria G. Di Rienzo. Maryam
  Usciamo dal silenzio. Fiaccolata a Sondrio “Contro la violenza sulle donne”
  Di pedofilia, di pederastia e di violenza sulle donne
  Karen Russo. Una piccola grande attivista
  “Piccole” notizie di cui non si parla (o si parla poco)
  Barbarah Guglielmana. Il muro delle donne
  Stefania Cantatore. Se qualcuno dicesse… Sul risarcimento pubblico alle violenze sessuate
  La contraddizione principale e la contraddizione originaria
  Maria G. Di Rienzo. Violenza di genere
  Maria G. Di Rienzo. Fioco lume
  Maria G. Di Rienzo. Utili risorse
  Maria G. Di Rienzo. Il mondo chiude un occhio
  Maria G. Di Rienzo. Il silenzio dei giornali
  Usciamo dal Silenzio. Onorevole Carfagna, si dimetta!
  Maria G. Di Rienzo. Distinguere vittime e carnefici, nominare la violenza e contrastarla
  Attilio Doni. A immagine e somiglianza di chi?
  Maria G. Di Rienzo. L'era dell'assurdo
  UDI Napoli. Piove, femminismo ladro!
  Sabina Amidi. Le 'sposavo' prima dell'esecuzione
  Jimmie Briggs. Fare spazio alla luce
  “Usciamo dal silenzio”. Regione Lombardia: un documento dalla Commissione pari opportunità
  Stalking e decreto sicurezza: aggravanti solo per gli ex mariti ed ex fidanzati. E quelli attuali?
  Alice Suella: "Ascolto femminile". Un forum da visitare.
  Maria G. Di Rienzo. Il coltello nel ventre
  Vetrina/ Barbarah Guglielmana. E uscirò ancora...
  Renato Pierri. Non si uccide per amore
  Renato Pierri. I morti, ne sono certo, amano il silenzio
  Basta sangue nel nome della tradizione e della religione. Libertà per le donne migranti!
  Maria G. Di Rienzo. 167 dollari al mese
  Gila Svirsky. Licenza di uccidere
  Maria G. Di Rienzo. Un corteo di fantasmi
  Sondrio. L’insostenibile silenzio sulla violenza…
  Valentina Vandilli. Flash Mob ad Anagnina: contro la violenza sulle donne
  Maria G. Di Rienzo. Film
  Usciamo dal Silenzio. Un documento e un manifesto per le amministrative 2009
  Sondrio, 8 marzo 2008. Non tacere la violenza
  Per troppe donne la violenza è pane quotidiano
  Attilio Doni. Una donna docile, malleabile, remissiva, la si può “amare”, senza problemi
  Miriam Della Croce. Guai ad innamorarsi di un islamico
  UDI. Alice è entrata nel paese degli orrori
  Martina Simonini. Il corpo delle donne. E quello degli uomini
  Maria G. Di Rienzo. Un miliardo di donne che danzano
  Miscellanea per un discorso da comunisti/e
  Maria G. Di Rienzo. Preferisco i lupi
  Rosangela Pesenti / Lidia Menapace. Scambiandosi quattro parole durante un “volantinaggio” per la giornata del 28 novembre
  Maria G. Di Rienzo. Dead women walking
  Tra moglie e marito non mettere il dito
  Emma Bonino. Stop alle mutilazioni genitali femmini
  Normanna Albertini. Di quanti otto marzo ci sarà ancora bisogno?
  Maria G. Di Rienzo. Ho quasi le lacrime agli occhi
  Francesca Ribeiro. RVP, ronde volontarie paoline (non padane!)
  Eve Ensler. Il giorno V compie dieci anni
  Renato Pierri. La profezia di Virginia Woolf
  Maria G. Di Rienzo. Veleni per bambine Spa
  Lidia Menapace. Femminicidio
  “Non tacere la violenza”. Due manifestazioni e un Comitato
  Yoani Sánchez. Violenza domestica, silenzio letale
  Maria G. Di Rienzo. L'ultimo tabù
  Tua e Le Altre. “Contro la violenza alle donne”
  Camilla Spadavecchia. Ancora una conferenza per dire no alla violenza contro le donne ed essere consapevoli
  Renato Pierri. Qualche pensiero a seguito di una notizia di scarsa importanza
  Holly Kearl. La strada e le donne
  Maria G. Di Rienzo. Il 13 febbraio in piazza per far cominciare la primavera
  ONU. «Lo stupro è guerra»
  Maria G. Di Rienzo. Il dolore degli altri
  Rosangela Pesenti. Precipitare di comportamenti nella barbarie di un'indifferenza torva
  Maria G. Di Rienzo. Del femminismo, ovviamente
  Maria G. Di Rienzo. Chi deve cambiare
  Risposta di Lidia Menapace agli anarchici torinesi sull'insinuante patriarcato
  Camilla Spadavecchia. I costi della violenza coniugale per i bilanci nazionali dei Paesi europei
  “Stop violenza sulle donne”. Verso l'8 marzo...
  Maria G. Di Rienzo. Elogio dell'idiota
  Maria G. Di Rienzo. Asparagi su Marte
  Paola M. De Maestri. Donne al bivio, una società da rifare
  Francesca Ribeiro. La Ru486 in Vaticano
  Stop alla violenza sulle donne. Domenica in piazza a Morbegno
  Maria G. Di Rienzo. Sally che ha vinto la propria vita in tribunale
  Maria G. Di Rienzo. Ci sono altre voci
  Sicurezza. Con Bossi-Fini clandestinità è necessità, non reato
  Valter Vecellio. Allarme sicurezza, denuncia Manganelli. Ipocriti
  Stato di emergenza nazionale? Una trovata autopromozionale che decreta il fallimento della legge Bossi-Fini
  Mao Valpiana. Verona. Militari e mendicanti
  Michelangelo Tumini. Alemanno il sindaco più creativo
  Gianluca Carmosino. Questa è divenuta l'Italia?
  Rita Bernardini. Sicurezza non vuol dire strage di diritto e democrazia
  Il razzismo ci rende insicuri. Assemblea pubblica a Roma, martedì 17 giugno
  Niccolò Bulanti. E ancora ci dividiamo...
  Georgia. Il ministro La Russa ha inviato gli ultimi soldati disponibili nelle piazze italiane?
  Mao Valpiana. Un gravissimo atto di discriminazione contro i Rom a Verona
  Maria G. Di Rienzo. Sicurezza
  Le parole sono pietre
  Carceri. Radicali su detenuto iracheno morto per sciopero della fame a L'Aquila
  Antonio Stango. Di luce, gioia, diritto e cittadinanza
  Novara. Corsi e ricorsi... Nulla di nuovo sotto il sole!
  Valter Vecellio. Dopo Chianciano, una riflessione a margine
  Sulla guerra di camorra
  Valter Vecellio. I tg e l'uso politico della paura
  Maria G. Di Rienzo. Sondaggi
  Maria G. Di Rienzo. Come esseri umani
  Gruppo EveryOne. Brutalmente aggrediti due ragazzi romeni e l'intera famiglia
  Marco Lombardi. Allibiti (attori) di fronte al male
  Roma e sicurezza. L'Aduc scrive ad Alemanno
  Roma città sicura? Io aggredita in centro e forze dell'ordine disarmanti
  Flavia Perina e il “Secolo d’Italia” parlano bene di Pannella e dei radicali? Censurati anche loro
  Maria G. Di Rienzo. Telefonini
  A Parma fotografata seminuda prostituta in cella: ma quanto sono bravi i nostri amministratori - sceriffi!
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy