Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Nucleare. Berlusconi passi dal decisionismo alla decisione. Si ricordi di Scanzano Jonico
25 Febbraio 2009
 

Accordi con la Francia per la costruzione di 4 centrali nucleari entro il 2025? I tempi sono lunghi, chi vivrà vedrà. Intanto, per verificare le reali intenzioni del Governo italiano si dovrebbe procedere ad una verifica, quella, cioè, della individuazione di un sito dove allocare le scorie radioattive. Nel 2003 si era individuato un sito nel comune di Scanzano Jonico (Basilicata) che offriva le necessarie garanzie ma la popolazione locale si ribellò, la Giunta regionale (centro-destra) si appellò al Governo (centro-destra), cioè all'allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che annullò l'operazione. Il risultato fu che esportammo scorie radioattive in Francia pagando la “modica” cifra di 250 milioni di euro, ovviamente pagati dal contribuente. Se il presidente Berlusconi vuole davvero aprire una nuova fase nucleare prenda una decisione, ora, rendendo operativo il sito di Scanzano Jonico, ché altrimenti ci troveremmo di fronte alla solita sceneggiata italiana, ovvero al solito, come dice il presidente Berlusconi, teatrino della politica. Rimangono, comunque, aperte questioni “minori”. Vediamo.

Si dice che la scelta nucleare serva a diminuire la nostra dipendenza di fonti energetiche (petrolio) dall'estero, si dimentica, però che la tecnologia nucleare è di importazione, cioè estera (Francia), che il combustibile (uranio) è estero (il 58% delle riserve sono in Canada, Australia e Kazakhstan), e che la Francia con il suo 78% di produzione elettrica nucleare importa più petrolio dell'Italia. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dichiara che «Il nucleare dovrà produrre un quarto dell'energia elettrica del Paese (25%)», ma dimentica che la produzione elettrica italiana rappresenta il 18% del nostro fabbisogno energetico complessivo, l'82% del quale (carburanti, etc.) va essenzialmente ai trasporti. L'obiettivo del 25% di Scajola, rispetto al 18% di produzione elettrica, significa che il nucleare sarà il 4,5% del fabbisogno di energia elettrica. Quindi questo nucleare ci fornirà una percentuale limitata di energia elettrica che potrebbe essere ottenuta ottimizzando la produzione, razionalizzando e attuando politiche di sviluppo delle energie rinnovabili.

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc



Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy