Il 20 febbraio 2006 moriva a Orvieto Luca Coscioni. Oggi, di fronte al fondamentalismo clericale che si è impadronito del potere dello Stato Vaticano e di quello italiano, il nostro posto per ricordare Luca –comprensibilmente dimenticato dai cerimonieri del regime, nelle sue articolazioni partitiche e mediatiche– sono le piazze e i congressi del suo partito.
Ti invitiamo a partecipare per questo ai tavoli sulla petizione al Parlamento italiano per la legalizzazione dell'eutanasia e del testamento biologico che si terranno in questo fine settimana in tutta Italia.
Inoltre l'Associazione Luca Coscioni e Radicali italiani parteciperanno alla manifestazione indetta da MicroMega in Piazza Farnese per opporsi alla “legge CONTRO il testamento biologico”.
Dal 27 febbraio al 1° marzo saremo a Chianciano, per il Settimo Congresso italiano del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito [info per partecipare], mentre dal 5 al 7 marzo si terrà la Seconda riunione del Congresso Mondiale per al libertà di ricerca [info per partecipare] e, in presenza di Premi Nobel e Ministri (non italiani), proseguiremo quel progetto di congresso permanente “dal corpo dei malati al cuore della politica”, che unisca scienziati, politici e cittadini (in particolare persone malate e disabili) lanciato da Luca due giorni prima della sua morte.
A chi si interroga su come uscire dalle sabbie mobili della partitocrazia italiana, tanto nelle sue versioni trionfanti quanto in quelle in ritirata, la memoria di Luca Coscioni potrebbe fornire indicazioni decisive. “Potrebbe”, se soltanto l'Italia fosse una democrazia.
Marco Cappato - Rocco Berardo
segretario e tesoriere Associazione Luca Coscioni