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Crisi auto: finalmente si può partire con le auto ad idrogeno 
Così Conenna (Università dell’Idrogeno). «Ora però l’Italia adotti una normativa che si uniformi a quella europea»
07 Febbraio 2009
 

«Finalmente si può partire con le auto ad idrogeno e a metano-idrogeno. Ora però l’Italia adotti subito una normativa che si uniformi a quella europea e la Puglia sia avanguardia per la rete dei distributori».

Inizia così la dichiarazione del Presidente dell’Università dell’Idrogeno H2U Nicola Conenna sul pacchetto di provvedimenti del governo sulla crisi dell’auto.

«Ora è tempo di agire e occorre accelerare la transizione a quella che Jeremy Rifkin definisce la Terza rivoluzione industriale. È ormai nella memoria di tutti quel passaggio del discorso di insediamento di Barack Obama che rappresenta il punto chiave del cambiamento della politica energetica degli Usa: “Imbriglieremo il sole e i venti e il suolo per alimentare le nostre auto e mandare avanti le nostre fabbriche”.

Dalla crisi, in cui il settore auto è fra i più colpiti, si esce puntando sull’innovazione. È fondamentale che l’Italia adotti immediatamente a livello nazionale il Regolamento europeo, che dovrà adottare obbligatoriamente il 24 febbraio 2011, insieme a tutti gli Stati membri dell’UE. E proprio due giorni fa, il 4 febbraio 2009, la Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ha pubblicato l’atteso Regolamento relativo all’omologazione di veicoli a motore alimentati a idrogeno. Finalmente in tutti i Paesi aderenti all’Unione Europea, e quindi anche in Italia, i veicoli ad idrogeno potranno essere omologati con le stesse modalità».

Così nel gennaio 2009, in piena crisi economica planetaria, l’Università dell’Idrogeno H2U vede affermarsi al massimo livello internazionale la propria strategia e le proprie linee guida, già più volte annunciate da più di due anni.

«Chiediamo», continua Conenna, «che le stesse regole adottate per la mobilità terrestre vengano estese anche ai natanti da lavoro e da diporto. Chiediamo che si dia il via alle miscele metano-idrogeno, vera “via italiana all’idrogeno”, essendo l’Italia il Paese più metanizzato d’Europa. Chiediamo che si dia il via all’utilizzo del metano liquido nei veicoli per il trasporto pesante (sempre in una filosofia di transizione verso l’idrogeno). Occorre però partire dai distributori. Vogliamo fortemente che la rete di distributori ad idrogeno ed idrometano parta dalla Puglia. Lancio quindi un appello al Governatore Nichi Vendola perché si trovi il modo più opportuno per partire subito con il progetto dei distributori. Questo è un primato che la Puglia e l’intero Paese non possono perdere».

 

Su questi temi H2U a Torino ha avviato una stretta collaborazione con il Centro Studi Internazionali Einstein di Roberto Palea; a Milano con l’associazione Altra Lombardia di Mario Agostinelli. Infine, in Campania si sta organizzando l’apertura di una nuova sede H2U.

 

Roberto Race

Ufficio stampa H2U Università dell’Idrogeno

 

 

Nota sul regolamento europeo citato nel comunicato:

Dal Regolamento (CE) N. 79/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio approvato a Strasburgo il 14 gennaio 2009 e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale UE L 35 del 04/02/2009:

«Quello a idrogeno è considerato un modo di alimentazione pulito dei veicoli del futuro, in direzione di un’economia priva di inquinanti, basata sul riutilizzo delle materie prime e sulle risorse energetiche rinnovabili, in quanto i veicoli a idrogeno non emettono inquinanti a base di carbonio né gas a effetto serra. Dato che l’idrogeno è un vettore di energia e non una fonte energetica, l’utilità dell’alimentazione a idrogeno, dal punto di vista climatico, dipende dalla fonte di provenienza dell’idrogeno. È opportuno pertanto far sì che l’idrogeno combustibile sia prodotto in modo sostenibile per quanto possibile da risorse energetiche rinnovabili, di modo che l’uso dell’idrogeno come combustibile nei veicoli a motore abbia effetti positivi sull’equilibrio ambientale complessivo».

«È possibile utilizzare miscele di idrogeno come combustibile di transizione verso l’uso dell’idrogeno puro per facilitare l’introduzione di veicoli a motore alimentati a idrogeno negli Stati membri che dispongono di una buona infrastruttura di gas naturale. La Commissione dovrebbe pertanto mettere a punto requisiti per l’uso di miscele di idrogeno e di gas naturale/biometano, in particolare di un rapporto di mescolamento di idrogeno e gas che tenga conto della fattibilità tecnica e dei vantaggi ambientali».

«I veicoli a idrogeno possono aver successo sul mercato solo se è resa disponibile in Europa un’infrastruttura sufficiente in termini di distributori. La Commissione dovrebbe quindi prevedere misure atte a sostenere la costruzione di una rete di distributori a livello europeo per i veicoli alimentati a idrogeno».


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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