La estrella que illumina
e falta*
Entre las múltiples formas de despedir luz, hay algunas muy peculiares como la de “brillar por su ausencia”. Tan inconfundible destello ha quedado plasmado en una foto aparecida ayer en la portada de Granma, donde a la bandera cubana le faltan las cinco puntas blancas en medio del triángulo. El revuelo ha sido tal que el periódico se agotó en las primeras horas de la mañana y hoy todos en la calle hablaban de lo mismo. Evidentemente no se trata de un error de impresión, pues una estrella no se fuga tan fácilmente.
Prefiero pensar que, caprichoso y soberbio, el lucero que representa nuestra soberanía decidió ausentarse, víspera del cumpleaños del Maestro. Porque la independencia que él irradia no es sólo la de ser autónomos de una potencia extranjera, sino la que permite a cada ciudadano ser soberano del poderoso Estado. En vistas de que la oscuridad -en el terreno de las libertades civiles- no nos deja ver ni las manos, la estrella solitaria abandonó su entorno rojo, para dejar al órgano oficial del Partido con su marcada ausencia en la primera plana.
Hay errores que tienen mucha más carga simbólica que centenares de aciertos. Estrellas escurridizas y lectores que interpretan su escapada; Islas que viven pendientes de profecías y supersticiones; días para recordar al héroe nacional y banderas que se atreven a mostrar lo que tantos callan.
Yoani Sánchez
* Verso martiano, que originalmente dice “La estrella que ilumina y mata”.
La stella che illumina e manca*
Tra le molteplici forme di emettere luce, ce ne sono alcune molto singolari come il fatto di “brillare per la propria assenza”. Un simile inconfondibile scintillio si è concretizzato ieri in una foto comparsa sulla prima pagina del Granma, perché alla bandiera cubana mancano le cinque punte bianche in mezzo al triangolo. L’agitazione è stata così grande che il quotidiano è andato esaurito fin dalle prime ore del mattino e per strada oggi tutti parlavano di questo fatto. È chiaro che non è stato un errore di stampa perché una stella non sfugge così facilmente.
Preferisco pensare che, capricciosa e superba, la stella che rappresenta la nostra sovranità ha deciso di assentarsi, alla vigilia del compleanno del Maestro. Perché lei diffonde un’indipendenza che non è soltanto l’autonomia da una potenza straniera, ma pure la libertà di ogni cittadino all’interno di uno Stato sovrano. Nel campo dei diritti civili siamo di fronte a un’oscurità che non consente neppure di vedere le mani. Per questo la stella solitaria brilla per la sua assenza, ha abbandonato il suo contorno rosso e ha lasciato l’organo ufficiale del Partito.
Ci sono errori che rivestono un contenuto simbolico maggiore che centinaia di risultati. Stelle che si eclissano e lettori che interpretano la loro fuga; Isole che vivono sospese tra profezie e superstizioni; giorni per ricordare l’eroe nazionale e bandiere che osano mostrare ciò che molti tacciono.
Traduzione di Gordiano Lupi
* Verso di José Martí, che nella sua forma originale dice: «La stella che illumina e uccide».