I risultati delle elezioni in Assia, che registrano il successo della Cdu in alleanza con i liberali di Guido Westerwelle (Gay dichiarato), sono molto utili per stabilire, in prospettiva, quale possa e, a mio parere, debba essere la piattaforma dello schieramento liberale e conservatore in Italia.
In Germania si annuncia un’alleanza tra il partito del popolarismo europeo e quello del liberalismo marcatamente pro market e libertario. In Italia, in uno schema bipartitico che spero possa consolidarsi, entrambe queste culture politiche e di governo devono trovare spazio all’interno del Pdl. Già oggi questa sintesi trova riscontro sul piano elettorale, visto che in Italia votano per il Pdl tanto gli elettori che in Germania voterebbero Westerwelle, quanto quelli che voterebbero la Merkel.
Sul piano politico, è invece evidente il rischio che la piattaforma del Pdl assuma su vari temi (da quelli economico-sociali a quelli civili) una impostazione assai più arretrata di quella dei popolari tedeschi e destinata ad emarginare le proposte più propriamente liberali, liberiste e libertarie e gli elettori che in esse si riconoscono.
Benedetto Della Vedova