Domenica , 24 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Obama alla casa Bianca. Breve antologia per gli studenti sulle lotte dei neri d’America.
20 Gennaio 2009
 

«Abbiamo detto al mondo e a noi stessi che il nostro Paese è un paese libero; volevamo forse dire che è libero per tutti, fuorché per i negri? Che da noi non ci sono cittadini di seconda classe, salvo i negri? Che non abbiamo divisioni di classe o di casta, non abbiamo ghetti né razze privilegiate eccetto per quanto riguarda i negri?»

John Kennedy

 

I primi venti negri sbarcarono negli Stati Uniti nel 1619. Non erano ancora schiavi. La schiavitù venne istituzionalizzata molti anni dopo, nel 1661.

Per 42 anni i negri vennero considerati dei servi e ad essi veniva fatto un vero e proprio “contratto”.

Terminato il periodo di lavoro previsto, i negri potevano anche ottenere, come capitò nel 1651, assegnazioni di terre. Ma ogni scadenza di contratto metteva in una grave situazione i coltivatori i quali non avevano alcuna possibilità di reclutare altra manodopera. Ha scritto Claudio Golier nella sua storia dei negri degli Stati Uniti edita da Cappelli: «Per strano o semplicistico che possa sembrare, la schiavitù prese piede nelle colonie americane proprio e unicamente per questa ragione; vincolare, cioè, in modo definitivo, addirittura perpetuo, la manodopera alla terra».

Anche se l’istituzionalizzazione della schiavitù venne più tardi, quei venti negri sbarcati nel 1619 da una nave da guerra olandese misero in moto un meccanismo infernale che ha travolto i diritti civili di un intero popolo. Il problema razziale nacque più tardi, quando gli ex schiavi, ottenuta una prima parvenza di libertà, presero coscienza del loro stato. E la lotta, prima diretta contro la schiavitù, venne poi indirizzata contro la segregazione […].

Stanchi di rivendicare un’eguaglianza promessa più volte, ma mai concessa, ai negri dei ghetti non resta altra via che quella dei disperati. Lo scrittore William Styron ha detto: «L’America ha tante volte promesso e così poco mantenuto, l’umiliazione storica è così profonda che io, anche con grandi riforme sociali, non vedo arrivare per domani la distensione razziale. Per quanto disastrosa possa essere, la violenza mi sembra l’unico mezzo che i negri hanno a disposizione per ritrovarsi […]».

Molti sono gli aspetti che hanno reso il problema razziale negli Stati Uniti così scottante: la povertà, la disoccupazione, la mancanza di un’istruzione adeguata al livello tecnologico raggiunto dal paese, la mancanza di abitazioni, il disgregamento di certi valori (come quello della famiglia).

Ma l’aspetto più preoccupante è dato dal fatto che i bianchi nella loro stragrande maggioranza non -sentono- il problema razziale. Finché nel paese non esisterà una maggioranza di bianchi convinta che il proprio interesse, la propria sicurezza e il proprio benessere esigono uno sforzo rivoluzionario su se stessa, il problema della «minoranza di colore» resterà insoluto.

Ci si chiede se l’America bianca riuscirà a compiere questo sforzo.

(da Il problema razziale e i diritti civili)

 

«Mi si è chiesto se preveda, a lunga scadenza, l’assimilazione delle comunità afro-americane e bianche negli USA sulla base di uguali diritti. Rispondo: no, mai. Nessuno è disposto ad aspettare per anni. Gli oppressi non hanno lo stesso metro degli oppressori. […] Per troppo tempo noi, gli oppressi (e non solo in America, ma in Africa, in Asia, dovunque), ci siamo serviti delle misure altrui.

«Ora le cose sono cambiate. La giovane generazione si domanda perché dovrebbe aspettare. Forse per ottenere quanto gli altri hanno avuto fin dalla nascita?  Una nuova generazione si alza a proclamare ch’è necessario che il mondo sappia che essi vogliono essere uomini ora […».

(da una Conferenza di Malcolm X)

 

Durante un discorso in pubblico a Manhattan, Malcolm X fu ucciso, all'età di 39 anni, da diversi colpi di arma da fuoco esplosi da tre sicari.

 

Così Bobby Kennedy tra i negri di Portland durante la sua campagna elettorale: «Affidarsi al governo significa dipendenza e la gente dei nostri ghetti non vuole una maggiore dipendenza, ma una completa indipendenza». Fu ucciso Nella sera tra il 4 giugno ed il 5 giugno 1968, nella sala da ballo dell'Ambassador Hotel di Los Angeles.

 

Martin Luther King venne arrestato diverse volte nel corso della sua lotta; ma non fu possibile fermarlo. A Memphis lo hanno ucciso. Era il 4 aprile del 1968. Possono dire ora di averlo fermato?

Premio Nobel per la pace. Ad Atlanta, nella chiesa dove si svolge il servizio funebre i presenti ascoltano la voce registrata del pastore: «Dite che Martin Luther King si è sforzato di fare dono della sua vita… che egli ha tentato di donare l’amore, di amare e di servire».

(da Violenza in America Roberto Costa Avanzino e Torraca Editori)

 

Oggi Barack Obama raccoglie il testimone e l’America cambia volto.

 

A cura di Anna Lanzetta


Articoli correlati

  Anna Lanzetta: A proposito dell’immagine
  Ricordando con Primo Levi l'orrore dell'Olocausto nazifascista degli ebrei
  Il fantastico mondo del re degli Elfi
  I poemi di Ossian: Daura e Arindal
  Breve nota su Efeso per incorniciare le fotografie di Anna Lanzetta. Fotoalbum 10
  Aspettando Natale con Hans Cristian Handersen. Fiaba per studenti di ogni età
  Il Fantastico nell’epica classica 1
  Ricordo di Mario Luzi per tutti i lettori e per gli studenti
  Anna Lanzetta / Maria Lucia Querques. Un po' di educazione stradale a scuola?
  Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani. A cura di Anna Lanzetta
  Romanzo storico e pittura di storia (5). Visita alla Galleria d’Arte Moderna Firenze
  Il Fantastico nell’epica classica 2
  Il Vesuvio nelle impressioni di François-René de Chateaubriand
  “Mai più guerra” con il viatico dei disegni di Käthe Kollowitz
  Dal discorso tenuto da Barack Obama all'Università del Cairo. Proposta per gli esami.
  L’arte di raccontare. La meravigliosa storia di Shéhérazade. A cura di Anna Lanzetta 1
  Anna Lanzetta: Una scuola senza sorriso
  Anna Lanzetta: Contro l’analfabetismo della sicurezza
  Anna Lanzetta: Sul “Giorno della Memoria”. Riflessione per non dimenticare.
  Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Melodramma per la scuola
  Ricordando con Joyce Lussu la Shoah
  Anna Lanzetta: Viaggio a Matera
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta 3
  Anna Lanzetta: Noi diciamo NO! Dalle ronde fino alla stampa del CAPO
  MultiMedia presenta Anna Lanzetta: La Breccia di Porta Pia
  L’ascesa al monte Ventoso nelle impressioni di Francesco Petrarca. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: “Da Petra a Shawbad. Archeologia di una frontiera”
  Geografia cristologica: Basilio Magno, Gregorio di Nazianzo in Cappadocia. Fotoalbum 7
  Anna Lanzetta: Il mio saluto a Evelina Simonelli ragionando di pensione e di scuola
  Anna Lanzetta: Uniti contro ogni violenza come educatori.
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta
  Massimo Aprile. Dateci il voto e trasformeremo la nazione!
  Veglie di preghiera per le vittime dell'omofobia
  Maria G. Di Rienzo. “Caro dottor King”
  Paolo Fasce. Lo sciopero al contrario
  Veglia ecumenica di preghiera “Per il cessate il fuoco immediato nella striscia di Gaza!”
  Francesco Pullia. Giornata di Martin Luther King
  Dodici donne israeliane. Noi non obbediremo
 
 
Immagini correlate

  Anna Lanzetta - Matera- Cattedrale di sant’Eustachio
  Anna Lanzetta - Matera, interno di casa
  Anna Lanzetta - Matera-Santa Maria di Idris
  Vesuvio 1 - Chateaubriand
  Anna Lanzetta - Matera-La Gravina
  Anna Lanzetta - Matera- La salita
  Anna Lanzetta - Matera "I Sassi"
  Vesuvio 2 - Chateaubriand
  Santa Sofia - Istanbul
  Santa Sofia, interno - Istanbul
  Moschea Blu - Interno - Istanbul
  Pamukkale, La cascata pietrificata - Turchia 5
  Commerci sul Bosforo
  Ada Negri - La danza della neve
  Istanbul - Palazzo Topkapi
  Efeso - Teatro
  La fortezza di Rumeli Hisari - Bosforo
  Efeso - Il bassorilievo della Nikè
  Istanbul - La Moschea Blu
  Palazzo Beylerbeyi - Bosforo
  La danza dei dervisci - Anatolia 6
  La Cappadocia - Anatolia 1
  Efeso - La fontana di Traiano
  Efeso - La biblioteca di Celso
  Lago salato, Anatolia 3
  I camini delle fate, Cappadocia-Anatolia 2
  Gabriela Mistral - E' scesa la neve
  Valle di Göreme - Cappadocia-Anatolia 4
  Efeso - Impronta di piede nel postribolo
  Ponte sul Bosforo
  Bosforo
  Le tessitrici dei tappeti - Anatolia 7
  Efeso - Via dei Cureti
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 3 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy