Flavio Insinna con Senza Swing è protagonista di una bella commedia all'italiana con tutta la sua galleria di personaggi tipici: i buoni e i cattivi, i furbetti e gli onesti, per il racconto di quell'Italia tra i suoi mille dialetti, fatta di astuzie, passioni, capace di arrangiarsi, ma dal cuore grande e palpitante.
Accompagnato da un’orchestra di nove bravissimi elementi (Daniele Bitossi, Contrabbasso - Mario Cirillo, Sassofono - Leonardo Galigani, Tromba - Emanuele Maglioni, Tromba - Federico Pacini, Pianoforte - Enzo Panichi, Batteria - Jodi Scalise, Chitarra - Emiliano Tozzi, Sassofono - Folco Tredici, Trombone) l’attore narra momenti significativi e paradossali della gloriosa e misera storia di una banda di caserma: storia tutta da ridere, ma ricca di valori.
Lo showman dipinge, a volte improvvisando anche, i diversi personaggi che diventano pian piano i protagonisti delle vicende vissute da questa banda ed attraverso le quali passano per riuscire ad affermarsi (loro malgrado) dentro il mondo del servizio militare. L’attore interagisce in scena con i suonatori e la musica diventa un continuo riverbero del racconto, rende concreti gli episodi di vita dell’orchestra e contribuisce energicamente a dare un ritmo serrato allo spettacolo.
Il testo gioca le sue carte nelle potenzialità narrative del solo attore in scena, proponendo una galleria di personaggi animati di volta in volta da frammenti di memoria, che si moltiplicano in dialoghi a più voci, in un gioco affabulatorio, che sul palcoscenico trova la sua collocazione più semplice e diretta. Lo spettacolo è un “Racconto teatrale” pieno di poesia, come tutti gli altri suoi scritti, di Pierpaolo Palladino, essenzialmente basato su una vicenda realmente accaduta.
Un racconto della memoria dunque, la memoria di un'esperienza vissuta da un giovane militare che, pur di sfuggire alle snervanti fatiche della leva, fa di tutto per entrare a far parte della banda della sua caserma, e si ritrova affascinato ed ambiziosamente coinvolto nello swing trascinante di un Maresciallo, eroico inventore e geniale animatore di un gruppo di scalcinati, ma via via sempre più entusiasti, musicisti.
Il racconto ha un chiaro impianto narrativo, ponendo in primo piano l’importanza del testo con le sue potenzialità evocative, e l’attore con le sue capacità affabulatorie. L’evocazione è la facoltà più squisitamente teatrale e legittima in una società bombardata dalle immagini. La figura dell’attore, aiutato dalla musica, lascia allo spettatore la facoltà di immaginare liberamente ciò che i testi evocano.
La musica, eseguita dal vivo dalla band, è l’altro elemento protagonista dello spettacolo, una musica presente con la forza trascinante dello swing e le atmosfere romantiche di Glenn Miller, alternate alle marce da parata a volte giocose, a volte malinconiche.
Teatro: Sistina
Città: Roma
Titolo: Senza Swing
Da un racconto teatrale di Pier Paolo Palladino
Scritto con Flavio Insinna, Manfredo Rutelli, Giampiero Solari, Andrea Lolli
Regia: Giampiero Solari
Luci: Paolo Manti
Costumi: Loredana Vasconcelli
Musicisti:
Daniele Bitossi, Contrabbasso
Mario Cirillo, Sassofono
Leonardo Galigani, Tromba
Emanuele Maglioni, Tromba
Federico Pacini, Pianoforte
Enzo Panichi, Batteria
Jodi Scalise, Chitarra
Emiliano Tozzi, Sassofono
Folco Tredici, Trombone
Produzione: Ballandi Entertainment
Periodo: fino al 1° febbraio
Lucio De Angelis
(da Notizie radicali, 16 gennaio 2009)