L'on. Giulio Andreotti ha dichiarato: «Ho qualche segreto di Stato e lo porterò con me in paradiso» (La Repubblica, 9 gennaio).
Sono certa che san Pietro gli farà qualche difficoltà prima di farlo entrare. Colui che ha segreti, infatti, non dovrebbe essere ben visto in paradiso. In un bel libro, che non cito per non fare pubblicità all'autore che mi è antipatico, ho letto questa bellissima considerazione: «Il segreto appartiene alle tenebre, non alla luce. I segreti mal si conciliano con l’amore, poiché dividono gli uomini, non li uniscono. Dove ci sono segreti, non c’è comunione». E nel Vangelo leggo: «Gesù, al sommo sacerdote che lo aveva interrogato riguardo alla sua dottrina, rispose: "Io ho parlato apertamente al mondo. Io ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove si radunano tutti i giudei e di nascosto non ho mai detto nulla. Perché mi interroghi? Interroga coloro che mi hanno ascoltato, che cosa ho detto loro"».
E mi viene anche il pensiero che le Madonne dei segreti, come quella di Fatima e quella di Medjugorje, siano solo frutto della fantasia di persone che non conoscevano bene il Vangelo.
Miriam Della Croce