Quale è la ratio che porta ad innalzare il prelievo fiscale dell'abbonamento a Sky al 20% e invece stabilisce al 12,6% quello relativo al gioco con le new slot?1 È del tutto incomprensibile l'atteggiamento del Governo. Tra l'altro si applicano differenti aliquote (dal 12,6% all'8%) per scaglioni di raccolta delle somme giocate rispetto alla raccolta effettuata nel 2008. Si vuole favorire l'occupazione e l'impresa promuovendo il gioco? Quale elemento aggiuntivo si intende perseguire «per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale»? Vero è che lo Stato lo scorso anno ha incassato 8 miliardi dalla tassazione complessiva dei giochi ma non è certo sull'incremento delle somme giocate con apparecchi che si modifica il quadro economico del Paese. Rimangono con una tassazione inferiore al 20% alcune categorie di beni e servizi altrettanto incomprensibile,2 come ad esempio il cacao e cioccolato (se non c'è il pane mangiare le brioche!) acque minerali (ma non c'è quella di rubinetto?), collezioni di francobolli e francobolli da collezione (per chi se li può permettere), la birra (ma non s'era detta che l'alcol fa male?), tabacchi greggi (il fumo fa 80mila morti l'anno!), oggetti di antiquariato (per pochi), i fertilizzanti (che ci ritroviamo nei cibi), il materiale da stampa attinente le campagne elettorali (pro domo loro), ecc.
Insomma il tutto sembra un tentativo di favorire determinate categorie simpatetiche con l'attuale maggioranza e di limitare l'espansione di una rete televisiva che si ritaglia sempre più spazi di ascolto in concorrenza con quelle che fanno capo all'attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Il dubbio c'è e intanto noi paghiamo!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
1 Art. 30 bis, Dl n.185 29 novembre 2008, “Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”.
2 www.unisi.it/ammin/uff-ragi/Fisco/DPR633-72.htm