Buonasera signor Lupi,

mi chiamo Eleonora Rossi ed ho letto per caso uno dei suoi racconti sulla vita di Cuba.

Sento il desiderio di raccontarle la mia esperienza, purtroppo tragica che mi ha permesso di toccare con mano la realtà di Cuba in tutti i suoi aspetti...

 

Mio padre e mia madre si trovavano in vacanza in un bellissimo villaggio di Varadero, da me consigliato in quanto vi avevo soggiornato nel 2006, all'improvviso dopo solo due giorni di vacanza mio padre si sente male e viene ricoverato in una clinica a Matanzas, chiamata “Faustino Pérez”. I racconti di mia madre terrorizzata al telefono mi hanno indotta a contattare immediatamente l'ambasciata per chiedere che mio padre venisse spostato.

In sostanza alloggiava in questa stanza in un letto senza materasso, cuscini e lenzuola, i bagni erano completamente arrugginiti, le finestre non avevano vetri, il corridoio era abitato da simpatici gatti e volatili e tanto altro ancora (da notare che mio padre era nel reparto super lusso destinato agli stranieri...).

Dopo varie insistenze ed un bonifico di circa 11.000,00 Euro è stato trasferito alla clinica “Cira Garcia” dell'Avana, dove poi è deceduto dopo 7 giorni di cure...

Purtroppo mio padre aveva solo 53 anni ed è partito dall'Italia con le valige per una vacanza ed è tornato in una bara, dolore a parte devo dire che a Cuba ho trovato tanta umanità e solidarietà da parte di alcuni cubani che hanno assistito mia madre in maniera eccezionale, come nemmeno un parente saprebbe fare... Così come sono stati fantastici i medici e l'intero staff della clinica.

 

Mi sono resa conto che la realtà dei cubani è veramente triste non solo sotto il profilo sanitario ma anche sotto molti altri aspetti.

Sono arrivata all'Avana due giorni prima che mio padre morisse e sono stata ospitata da una famiglia di cubani, che non potrò mai dimenticare... Vivono davvero in uno stato di privazione totale e nonostante ciò sono molto solari e generosi.

 

Mi deve scusare per lo sfogo, ma appena ho letto il Suo racconto sulla sanità cubana ho sentito l'esigenza di raccontarle la mia tragica esperienza.

I miei migliori saluti.

 

Eleonora Rossi