Smettere di considerare l'omosessualità come una malattia. Lo scrive su Avvenire del 7 gennaio 2009, lo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli (foto), invitando i lettori cattolici a fare i conti con l'evoluzione culturale e scientifica e a capire che l'omosessualità non risponde più a vecchi stereotipi.
Ma Andreoli va anche più in là. La sua è la migliore risposta a chi pensa, nella chiesa cattolica, all'omosessuale come ad un malato.
Inoltre, come fa notare Marco Politi su la Repubblica dell'8 gennaio 2009, pur sottolineando di non voler entrare minimamente nella questione del diritto della Chiesa di selezionare il clero secondo propri criteri, lo psichiatra mette nero su bianco: «Questo lascia aperta la questione sul perché debbano essere per forza oggi escluse dalla vita sacerdotale le persone di orientamento omosessuale».
Per approfondire...
“Il sacerdote nei casi estremi: l'omosessualità” di Vittorino Andreoli
tratto da Avvenire del 7 gennaio 2009
“Sui preti omosessuali cada il tabù” di Marco Politi
tratto da la Repubblica dell'8 gennaio 2009
Gionata.org
progetto su “Fede e omosessualità”