Certe terre, non hanno danzato sotto le stelle aspettando l’Epifania, si sono macchiate di un qualche peccato originale, compresi i bambini, cosiddetti innocenti. Ci dicono che da duemilaotto anni un’anziana signora detta Befana, traslata in vecchia e brutta, gira le case di tutto il mondo cristiano ovviamente, per fare felici i bambini con dolcetti e giochi o punirli con un pezzo di carbone. Ma questa è una storia popolare, nella realtà sono i Re Magi che portano doni. E i re esistono davvero, da sempre, omaggiano chi credono sia giusto e fanno guerra, adorano chi è neonato, indifeso e povero e reclamano vita e pace per la Santa Famiglia.
Li guidò la Stella Cometa, fino al Bambinello, in Palestina, visibile inspiegabilmente per 70 giorni. Ne sono bastati poco più di 8, per fare meno di 600 morti e migliaia di feriti e bambini e donne e uomini senza divisa. La Palestina è demograficamente prolifica rispetto a Israele, bisogna ritoccare i dati, dare un’aggiustatina a chi fotte e sfotte.
Sono contenta che le Feste siano finite, attendo il quotidiano, la noia dei giorni che si susseguono, come le notizie. Non più a caccia di saldi e regali, di buoni propositi e auguri ma solo stelle che stiano fisse in cielo e non cadano a terra come pioggia di fosforo. Si smantelleranno i presepi, gli abeti e le decorazioni, tornerà tutto alla vita normale, con i nostri affanni e le piccole storie che nessuno racconterà ma ci farà compagnia la Cronaca, non quella nera, quella Rosa e personalizzeremo un Calendario per aiutare chi soffre e non sa quanti giorni mancano alla sua morte.
Doriana Goracci