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Andrea Gusmeroli. Bellini torna in Italia, per un po’ basta mare! 
Alex Bellini il rematore montanaro è rientrato in Italia dopo aver concluso la traversata del Pacifico dal Perù all’Australia
27 Dicembre 2008
 

«Con l’oceano per ora ho chiuso». Lo dice ridendo Alex Bellini appena sbarcato all’aeroporto di Malpensa dopo il lungo viaggio che l’ha portato da Sydney, in Australia, fino in Italia, di nuovo a casa. Mezzo giro del mondo in poco più di una giornata, ben altri ritmi rispetto a quelli che ha tenuto negli ultimi 10 mesi, quando il 21 febbraio ha mosso con la prima pagaiata la sua piccola barca a remi allontanandosi dalle coste di Lima in Perù.

La storia di Alex, montanaro anomalo con la passione per l’avventura sfociata nel 2005 con l’idea di attraversare a remi gli oceani, è davvero speciale. Dai mille metri di quota di Aprica, in Valtellina, proprio nel cuore delle Alpi, è partito con l’intenzione di attraversare il Mediterraneo e raggiungere il Brasile, da Genova a Fortaleza, era il 2005 e dopo oltre 7 mesi di navigazione il montanaro tenace, tra mille peripezie, ha compiuto la sua prima grande impresa marina. Giusto il tempo di arrivare a terra, riabbracciare amici e parenti, scoprire l’amore per Francesca e sposarla, nel luglio del 2007, ed ecco l’idea di sfidare un altro oceano, quello più grande, difficile e pericoloso: il Pacifico. Oltre 9.000 miglia marine da Lima in Perù a Sydney in Australia, più di 15.000 km, oltre un terzo dell’intera circonferenza del pianeta e tutto in mare, senza assistenza, a forza di remi, su una barca lunga poco più di 7 metri.

La partenza nel febbraio scorso, l’arrivo previsto a metà novembre, ma in una impresa così le regole le detta il mare, anzi, il re dei mari, il Pacifico, e alla fine sono stati 294 i giorni di navigazione, mesi e mesi lontani da tutto e da tutti con un unico immenso, sconfinato orizzonte sempre uguale e sempre diverso. Acqua e solo acqua. Un mare da conquistare remata dopo remata, la vita che assume una dimensione diversa, sconosciuta, l’idea di essere soli “Al-One” come recita lo slogan della sua impresa, di essere in ogni momento in pericolo, ma al tempo stesso la consapevolezza che l’uomo è nato per superare i suoi limiti, come ricordava Ulisse al suo equipaggio nell’oltrepassare le colonne d’Ercole e andare verso l’ignoto.

Bellini non è un superuomo, lo dice sempre, è solo un uomo che ha sogni diversi, che sente un fuoco dentro e non lo vuole spegnere, ma far divampare ancora di più incendiandolo di passioni, sacrifici, forza, speranza ma anche lo scrupolo e la razionalità che gli hanno permesso di sopravvivere a quasi 30.000 km e due oceani di remate solitarie.

«Sono felice di essere di nuovo a casa, nelle ultime settimane ero davvero stanco, volevo riabbracciare Francesca mia moglie, è stata una vera ubriacatura di Oceano ma adesso con l’acqua ho chiuso, chissà magari lo farò con mio figlio tra 20 e 30 anni se sarò ancora in forma». Sogni di un uomo normale come quello di costruirsi una famiglia, fare dei figli e condividere con la donna che ama i propri giorni e le proprie emozioni.

«Io i miei 10 mesi di avventura li ho vissuti, ora tocca a Francesca», dice sorridendo e guardando la moglie al suo fianco. Un piccolo rammarico Alex lo esprime per come in Italia è stata presentata la conclusione della sua traversata. «Sembra quasi si sia dato più peso alle 60 miglia che sono mancate per arrivare alla costa, una scelta fatta per evitare rischi inutili, che alle 9.000 miglia percorse prima. Non cercavo record né volevo sfidare qualcuno o qualcosa, ho solo voluto vivere i miei sogni, con la forza e la determinazione che ho sempre messo nelle mie avventure».

Alex Bellini è sbarcato così, sorridente e felice, all’aeroporto di Milano Malpensa alle 12:20 di martedì 23 dicembre 2008, quasi un anno dopo aver lasciato l’Italia. La moglie Francesca al suo fianco e la giusta accoglienza di tanti amici, ragazzini appassionati di canottaggio, gli amici di sempre di Aprica addirittura in mountain bike e un bel gruppo di valtellinesi fieri dell’impresa del loro convalligiano, un montanaro davvero anomalo che ha fatto parlare di se nel mondo e che ancora promette di stupire.

Per i tanti fan che hanno seguito Alex sul suo sito o dalle frequenze di Radio Due Rai nella trasmissione “Caterpillar”, non mancheranno le occasioni per incontrare l’avventuroso valtellinese, già il 28 dicembre Aprica accoglierà Bellini con una suggestiva fiaccolata sugli sci aperta a tutti, mentre in mattinata sarà ospite d’onore a Bormio in occasione della gara di discesa libera di coppa del mondo sulla mitica pista Stelvio.

 

Andrea Gusmeroli

p. Valtellina Turismo


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