È banale continuare a pensare ai propri cari defunti come a persone che stanno in un’altra dimensione ma che restano quelle persone che conoscevamo, con tutti i pregi e con tutti i difetti che avevano, le stesse sembianze, gli stessi attaccamenti affettivi.
C’è quest’usanza del culto della morte che spinge l’uomo al cimitero, a trovare il caro defunto. E vediamo al cimitero le persone, anche le più intelligenti, le più colte, le persone la cui mente più aperta parlare con la tomba, con la fotografia del caro defunto attaccata alla tomba, parlare, conversare, tranquillamente.
C’è questo bisogno dell’uomo di vincere in qualche modo la propria paura, la paura del nulla, della separazione ineluttabile continuando a mantenere questo dialogo con colui che non è più, addirittura certe volte troviamo il paradosso che un vivo parla a un morto, dialoga come non aveva mai fatto quando questo morto era ancora vivo. Quando era in vita, con questo poveraccio qui che adesso è nella tomba, non c’era stato dialogo perché tante situazioni sentimentali, emozionali l’avevano impedito e adesso si presenta il dialogo quando non ha più senso. Questa è una forma di follia alla quale non sfugge nemmeno la persona più colta, perché l’intelligenza, la cultura, la razionalità nulla possono nei confronti di questo mistero.
Non ci si può accostare al mistero grande dell’esistenza razionalmente.
Facciamo paradossalmente apparire razionale i nostri sproloqui al cimitero ove tutto c’è tranne ciò che cerchiamo.
Si deve cercare di cogliere quello che si può cogliere attraverso vie che non sono razionali, ma che vengono dal profondo di noi.
Ma questo è un altro discorso da fare non oggi però.
Michelangelo Blanco
BIGLIETTI...
Gentile Claudio Di Scalzo, ...La ringrazio dell'invito a collaborare a Tellusfolio dopo aver letto un mio “Commento”. Io sono uno “scrittore” molto scomodo e... di parte.
Mi considero un don Chisciotte, quasi sempre seduto al momento giusto sul posto sbagliato, a combattere controvento il senso comune per la rivalsa delle potenzialità della mente dell'uomo.
M. Blanco
Caro Michele Blanco... Lei mi spedisca qualche sua prova di scrittura o articolo da libellista che io glielo pubblico su TF. Il giornale diretto da me e da Enea Sansi è scomodo e controcorrente (ma con proposte sia chiaro!) per sua natura editoriale.
CDS