Domenica , 24 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Telluserra
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Anna Lanzetta: Il mio angioletto azzurro
28 Dicembre 2008
 

Mammà voglio l’angioletto azzurro, l’ho visto stamattina, lo vende Malfettone. Era colui che, a Sarno, in vista del Natale, riempiva il negozietto di personaggi del presepe, da noi chiamati “i pastur”. In vista del Natale il negozio si animava e si illuminava. Luci, fili e arredi per tutti i gusti e per tutte le tasche e le mie erano magre. Ero piccola allora e il presepe per me e per tutta la mia famiglia, sette in tutto, era un rito. Occupava lo spazio maggiore della nostra modesta casa e ognuno di noi vi poteva inserire le proprie cose.

Mammà ho conservato i soldi! Costava 50 lire, l’angioletto azzurro e io volevo appenderlo nella grotta perché vegliasse sul Bambino. Contai e ricontai, mancavano 10 lire, che barattai con tre caramelle e l’angioletto fu mio e il presepe non mi sembrò mai così bello come quell’anno. Mi avevano detto che ognuno di noi ha un angelo custode che lo protegge. Affidai a lui i miei sogni, certa, a come mi avevano raccontato, che se fossi stata buona, lui li avrebbe realizzati.

Quel Natale fu speciale, modesta la casa ma la tavola era imbandita da ricchi e certi piatti si preparavano solo per le feste. Il pan di spagna enorme campeggiava sul tavolo ricoperto di crema, cioccolato e ciliegie candite e io non passavo vicino senza intingere un dito. Tutto rigorosamente preparato in casa, per mangiare le leccornie che si offrivano a chiunque bussasse alla porta, al vicino, all’amico, ai parenti e io preoccupata che tutto finisse in fretta, e mammà che diceva “a’ casa d’i pizzienti non mancano mai ‘e tozze”, nelle case modeste c’è sempre di che mangiare e per tutti.

Passavo ore a guardare il presepe e partecipavo al lavoro di tutti: chi inchiodava, chi dipingeva le scene, chi incollava le casette e il palazzo di re Erode con i soldati era uno spettacolo. Si andava tutti fuori a raccogliere, un po’ di verde, a cercare il pungitopo e dei sassi per creare gli ambienti da popolare. Dove mettiamo i Re Magi a cavallo? Dove posizioniamo la capanna e la stella Cometa? E il Natale si sentiva nel calore del focolare e nella semplicità delle cose. Alle luci multicolori del presepe, mammà preparava una collina di struffoli ricoperti di miele e di una pioggia di confettini piccolissimi multicolori, da noi chiamati “i riavulilli”. Mancava nel presepe “Benino”, il pastore che dorme disteso beato. L’avevo desiderato tanto ma era quasi introvabile, e costava troppo per le nostre economie. Ho ancora nelle orecchie la musica dolce degli zampognari, che si fermavano all’uscio a suonare e dividevano con noi ciò che avevamo e un buon bicchiere di vino.

Sono passati da allora molti anni, la mia cara sorella Rosetta non c’è più, ha raggiunto papà, anche mammà si è unita a loro. Io mi sono trasferita e ho portato con me i sogni dell’infanzia e il presepe. Non c’è Natale per me senza il presepe. Ora vado anche a Napoli, in via San Gregorio Armeno, a comprare i “pastori” rigorosamente in terracotta e a Sarno dalle figlie di Malfettone, perché anche lui non c’è più. Il presepe è parte della mia vita, con i ricordi e le persone che mi rievoca. Quest’anno il mio è bellissimo! Le tradizioni vanno mantenute e tutti gli amici godono di questa bellezza. Come una volta mi sono procurata il verde ma la neve è a sprai. La scenografia è bellissima, a me sembra, “monte Ararat e Gerico” ma io mi diverto a trovare le affinità con Betlemme. Da mattina a sera godo dello sfavillio di luci, la stella è al suo posto e io mi perdo per ore a osservarne ogni particolare con gioia ma anche con malinconia. I re Magi sono in cammino, c’è pure Pulcinella che fa bella vista sul banco del venditore, ma non c’è “Benino”, l’ho cercato ma non sono riuscita a trovarlo. L’angioletto azzurro è ancora al suo posto, carico di anni e di ricordi.

Il presepe per me è simbolo di pace e di amore, ma con gli anni il suo significato si è modificato e alle speranze e ai sogni dell’infanzia è subentrata la certezza che il mondo è altro da quello che un tempo mi avevano fatto credere. Si ripete il rito del Bambino che nasce per salvare gli uomini e allora, mi chiedo: perché tanta violenza sull’infanzia? E questo è solo uno dei dubbi che mi assalgono. Troppe cose sono cambiate… parlo sorridente in famiglia del mio Natale, davanti a una tavola superimbandita, mi sono sostituita a mammà e i miei figli ci chiamano -mamma e babbo- ma in fondo il rituale è uguale: desidero che sia così. La casa sfavilla di luci, ogni addobbo è al suo posto e ognuno si prepara all’attesa con i propri desideri. Ma fuori della porta c’è un’altra realtà e il pensiero più pregnante è per chi non può più vivere o porre termine alla propria vita con dignità, vittima di mille giudizi; penso a quel padre che chiede sostegno al suo dolore ma la capanna non lo accoglie, ogni porta si chiude, ognuno resta con la sua verità, in una fuga spasmodica, ci crediamo tutti giganti nel nostro giudizio, come quelli di Metzler ad Assisi, e non ci rendiamo conto che siamo solo dei nani che non sanno più dove andare. I pensieri si affollano davanti alle luci del presepe e sono rammaricata perché l’acqua del pozzo non scorre, si è rotto il motorino, sembra un segno premonitore che il tempo dei sogni stia per finire.

Ho tra le mani il “Teatro” di Eduardo e sfoglio le pagine:

 

Luca Cupiello a Vittorio: Un dolce… una pasta reale? No, è meglio no. Come volete. Avete visto ‘o Presepio?No, veramente.

Luca a Concetta: Nun ce l’he fatto vedè? Lucarie’…Ma allora che l’aggio fatto a ffa’? Eccolo qua. Mettetevi da lontano, così avete il colpo d’occhio (accende le luci ed esclama con orgoglio) Che?! Vittorio: Bello.

Visitate, visitate. Io sono appassionato. Quando viene Natale, se non faccio il Presepio mi sembra un cattivo augurio. Abituato che la buonanima di mio padre lo faceva per me e mio fratello quando eravamo piccoli… poi l’ho fatto per i figli miei… Adesso sono andato a comprare i Re Magi, perché quando ho aperto la scatola dove conservo i pastori, e se no a Natale è troppa spesa, ne ho trovato uno con la testa rotta… Li ho cambiati tutti e tre, se no pareva brutto, uno nuovo e due vecchi! Questi li ho scelti in mezzo a centinaia di pastori. Faceva un gran freddo! Ma io mi sono scelti i più belli. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, che portavano i regali al Bambino Gesù. Guardate le faccine. (da Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo)

 

Anch’io sono innamorata di tre contadini che nel mio presepe portano le ceste con i prodotti al mercato. Hanno faccine bellissime. Mi raccomando e dico a tutti: non rompeteli, oggi sono introvabili ma loro mi guardano con un’aria compiaciuta e un po’ canzonatoria. Ed io: “mi raccomando, continuate la tradizione, ma so che altro è il tempo presente”, chiudo gli occhi e vedo un pan di spagna enorme e una bimba dai capelli rossi che passando accanto, tende furtiva un dito.

  

E ascolto una musica:

Tu scendi dalle stelle, Concetta bella, e io t’aggio purtata quest’ombrella…

Tu scendi dalle stelle, o re del cielo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo…

Il canto religioso si mescola al verso grottesco di Eduardo, che mi appare del tutto aderente alla realtà e quasi mi lascio prendere dalla riflessione se non fosse per l’impegno di mezzanotte: la nascita del Bambino, ma io penso alla nascita di una nuova umanità affidata all’uomo e sorrido speranzosa.

 

Anna Lanzetta


Foto allegate

Articoli correlati

  Anna Lanzetta. Per ogni donna, un racconto e un fiore
  Anna Lanzetta: Cenerentola, storia di una principessa
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 1
  Anna Lanzetta. Il male della scuola: la dispersione
  Anna Lanzetta: Sguardi d'artisti. Dal Neoclassicismo al Simbolismo. Mostra a Firenze.
  Anna Lanzetta: A proposito dell’immagine
  Anna Lanzetta: Cézanne a Firenze e la mostra a Palazzo Strozzi
  Ricordando con Primo Levi l'orrore dell'Olocausto nazifascista degli ebrei
  Il fantastico mondo del re degli Elfi
  I poemi di Ossian: Daura e Arindal
  Anna Lanzetta: L'"Amore" di Emma
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 3
  Antonio Possenti dipinge Campana. Una fiaba triste. Mostra a Firenze in Palazzo Vecchio
  Anna Lanzetta: 31 Dicembre, Cenone di Capodanno: dalle otto a mezzanotte
  Anna Lanzetta: Quando Filippo Lippi pittura narrando. Dipinti per gite scolastiche 1
  Anna Lanzetta. Sapere per Creare
  Anna Lanzetta. Con il filo spinato nel cuore
  Anna Lanzetta. I ragazzi delle “baby gang”
  Anna Lanzetta. Storia di una chiocciola e di un lumacone
  Anna Lanzetta: “Pasqua a New York” di Blaise Cendrars
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia. Prima parte: Contesto storico-culturale
  Anna Lanzetta: Sullo Sportello Sostegno Studenti e lo stress degli studenti.
  Anna Lanzetta. Un pubblico eccezionale
  Anna Lanzetta: "Ritratti di famiglie delle dinastie cinesi" al Museo Bellini di Firenze
  La professoressa Anna: studentesse e colleghe: Mary, Ambra, Laura, Elena, Lucia.
  Anna Lanzetta: Favurit, Favurit. Tra versi e prosa, il pranzo è servito
  Anna Lanzetta: La Fotografia racconta. Firenze al tempo di Cézanne.
  Anna Lanzetta: Il diritto all’Arte per gli studenti degli istituti tecnici.
  Anna Lanzetta: "Noi ci rifiutiamo". Guerra e pittura. L'esempio di George Grosz (1)
  Aspettando Natale con Hans Cristian Handersen. Fiaba per studenti di ogni età
  Anna Lanzetta. Il sentimento del dolore. Affinità tra Pascoli e Munch
  Anna Lanzetta. Armonie di un giardino toscano
  Il Fantastico nell’epica classica 1
  Anna Lanzetta. Il “sole” è vita, ma non il “sole di Adro”
  Anna Lanzetta. Dalla sofferenza privata al dolore universale: la natura come simbolo
  Anna Lanzetta. Un regalo per Natale? Un atto d’amore.
  Ricordo di Mario Luzi per tutti i lettori e per gli studenti
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 2
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 1
  Anna Lanzetta: Marco Polo. Una proposta per l’estate 2. Leggere e creare
  Anna Lanzetta: Vi consiglio ‘A menesta ‘mmaretata
  Anna Lanzetta: Una proposta per l'estate. Leggere-inventare con il gotico
  Anna Lanzetta. Tra le meraviglie d’Italia: Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani
  Anna Lanzetta / Maria Lucia Querques. Un po' di educazione stradale a scuola?
  Anna Lanzetta. “Parole e pensieri di Bona Bianchi, donna di Piombino”
  Anna Lanzetta. Storia del valzer delle lucciole
  Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: I rischi degli adolescenti. Sui debiti di gioco e la baby prostituzione
  Anna Lanzetta: La pittura di Ottone Rosai a Palazzo Medici Riccardi
  Anna Lanzetta: Dalla parte dei giovani
  Anna Lanzetta. Invito alla lettura
  Anna Lanzetta: Il noir di Silvia Ballestra su Chiavenna. Sugli studenti che lo leggono.
  Romanzo storico e pittura di storia (5). Visita alla Galleria d’Arte Moderna Firenze
  Alessandra Borsetti Venier. “Firenze nel cuore” di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Bestialità odierne. Razzismo e impronte digitali.
  Il Fantastico nell’epica classica 2
  Il Vesuvio nelle impressioni di François-René de Chateaubriand
  Anna Lanzetta: La scuola modello Gelmini ovvero caos demenziale
  Anna Lanzetta. Studiare con l’arte: Giovanni Pascoli
  Anna Lanzetta. L’Italia divorata dai roghi
  Dal discorso tenuto da Barack Obama all'Università del Cairo. Proposta per gli esami.
  L’arte di raccontare. La meravigliosa storia di Shéhérazade. A cura di Anna Lanzetta 1
  Anna Lanzetta: Invito all’opera “Elettra” di R. Strauss. Teatro Comunale di Firenze
  Ionio e Locride. Fotoalbum come illustrazione
  Anna Lanzetta: Tra cuore e batticuore “Febbre d’Amore”. Recensione di Tellus 29
  La letteratura insegna: Luigi Pirandello e Corrado Alvaro nel gioco della vita
  Anna Lanzetta: Vincenzo Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli tra Storia e Letteratura.
  Dalla lettura alla scrittura: Il morso eterno di Dracula
  Mary Katherine Hamnett: A proposito di “Cenerentola, storia di una principessa”.
  Anna Lanzetta: Una scuola senza sorriso
  Anna Lanzetta: Elementi del Neoclassicismo in Canova, David e Gros
  Anna Lanzetta: Contro l’analfabetismo della sicurezza
  Anna Lanzetta: Un’estate insieme (divertendoci con la scrittura) 1
  Anna Lanzetta. Contro la violenza: dignità e amore
  Anna Lanzetta: Il miracolo di San Gennaro
  Anna Lanzetta: Integrazione e intercultura. Sugli studenti stranieri in classe.
  “Mai più guerra” con il viatico dei disegni di Käthe Kollowitz
  Anna Lanzetta. Per non dimenticare
  Anna Lanzetta. Contro la disumanità, il cuore
  Napoli. I giovani del Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Sono sempre più soli. Sulla morte di uno studente adolescente.
  Anna Lanzetta: Sul “Giorno della Memoria”. Riflessione per non dimenticare.
  Anna Lanzetta: Difendiamo i nostri valori
  Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Melodramma per la scuola
  Ricordando con Joyce Lussu la Shoah
  Il Signore degli anelli, Harry Potter, Il cavaliere inesistente, La tempesta...
  Maria Lucia Querques: Quando emigravamo noi italiani con la valigia di cartone
  “Sapere per Creare” (Parte Seconda) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Dalla lettera al computer
  Rigoletto: Storia tragica di un buffone di corte.
  Anna Lanzetta: Viaggio a Matera
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta 3
  Romeo e Giulietta. Dalla lettura alla ri-scrittura degli studenti
  Anna Lanzetta “La tragedia di un personaggio” di Luigi Pirandello
  Anna Lanzetta: qualcosa che so sulla maturità, qualcosa che ricordo del mio esame.
  “Sapere per Creare” (Parte terza) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Un libro dedicato alla natura e all’ambiente
  Anna Lanzetta: La scuola nella tana dei serpenti tra retrocessioni e pregiudizi
  Anna Lanzetta: Noi diciamo NO! Dalle ronde fino alla stampa del CAPO
  Alessandra Borsetti Venier: “Addio, mia bella, addio…” il libro di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Viaggio a Varanasi tra luci e ombre
  Anna Lanzetta. Il peso delle parole. Il valore della “storia”
  Anna Lanzetta: Sulle Lettere a Lucilio di Seneca, sulla mia lettera a Silvia Biancalani
  MultiMedia presenta Anna Lanzetta: La Breccia di Porta Pia
  L’ascesa al monte Ventoso nelle impressioni di Francesco Petrarca. A cura di Anna Lanzetta
  Maria Lucia Querques: Commento su il concetto di "utile" insegnando
  Anna Lanzetta: “Da Petra a Shawbad. Archeologia di una frontiera”
  “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana ed europea”. Presentate da Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Voto in condotta. Condanna (per gli adulti) senza appello
  Anna Lanzetta: La forma del libro. Dal rotolo al codice, secc. III a.C.- XIX d. C.
  Anna Lanzetta: Giudicati o giudicanti
  Geografia cristologica: Basilio Magno, Gregorio di Nazianzo in Cappadocia. Fotoalbum 7
  Breve nota su Efeso per incorniciare le fotografie di Anna Lanzetta. Fotoalbum 10
  Anna Lanzetta: da La Môme a La vie en rose. Una lezione di cinema e di vita.
  “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 2.
  Anna Lanzetta: “ArteMobile. Dalla Pietra al Chip” una mostra per tutte le età
  Anna Lanzetta: Madonna col bambino di Filippo Lippi a Palazzo Medici Riccardi di Firenze
  Anna Lanzetta. Mostra Fotografica: Ritratti della Memoria
  Anna Lanzetta: Medioevo romantico: Manzoni, Hayez, Verdi
  Anna Lanzetta: Un amore impossibile
  Anna Lanzetta: Una fiaba per capire, una mostra per riflettere. Pinocchio a Palazzo Pitti.
  Anna Lanzetta: L'ora di religione tra proteste e dissensi.
  Anna Lanzetta. Storia di una lira e di un violino
  Anna Lanzetta: Scacchi e poi recitare, ballare e cantare la vita
  Anna Lanzetta. Contro la violenza, la cultura
  Obama alla casa Bianca. Breve antologia per gli studenti sulle lotte dei neri d’America.
  Anna Lanzetta: Al mio amico Giovanni Frediani
  Napoli. Il Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Il mio saluto a Evelina Simonelli ragionando di pensione e di scuola
  “Romanzo storico e pittura di storia”. “Massimo D’Azeglio e Ippolito Nievo”. Arte per gli istituti tecnici 4
  Anna Lanzetta: Letture per l'estate 1. Con il gioco della recensione...
  Anna Lanzetta: "Sapere per creare" al palazzo del Podestà del Galluzzo di Firenze
  Anna Lanzetta: Sul concetto di "utile" insegnando. Pacato dissenso da Ugo Sentito
  Anna Lanzetta. Omaggio a Matera 1
  Anna Lanzetta. Storia del sole e della luna
  Anna Lanzetta: Uniti contro ogni violenza come educatori.
  Anna Lanzetta. Per ricordare Dante
  Anna Lanzetta. Il valore della parola e della cultura
  Anna Lanzetta: La Madonna dei Tramonti di Pietro Lorenzetti. Dipinti per gite scolastiche 2
  Il Fantastico. L’esempio del “Codice antico” con Kandinskij
 
 
Immagini correlate

  Anna Lanzetta - Matera- Cattedrale di sant’Eustachio
  Anna Lanzetta - Matera, interno di casa
  Anna Lanzetta - Matera-Santa Maria di Idris
  Vesuvio 1 - Chateaubriand
  Locride - La fiumara
  Anna Lanzetta - Matera-La Gravina
  Locride - Santa Maria di Monte Stella - Locride
  Anna Lanzetta - Matera- La salita
  Locride - Le Dolomiti del Sud
  Locride - San Giovanni Therestys
  Locride - La Cattolica di Stilo
   Locride - Panorama
  Anna Lanzetta - Matera "I Sassi"
  Vesuvio 2 - Chateaubriand
  Santa Sofia - Istanbul
  Santa Sofia, interno - Istanbul
  Moschea Blu - Interno - Istanbul
  Notte d’estate - Silenzio cantatore
  Pamukkale, La cascata pietrificata - Turchia 5
  Commerci sul Bosforo
  Ada Negri - La danza della neve
  Istanbul - Palazzo Topkapi
  Efeso - Teatro
  La fortezza di Rumeli Hisari - Bosforo
  Efeso - Il bassorilievo della Nikè
  Istanbul - La Moschea Blu
  Palazzo Beylerbeyi - Bosforo
  La danza dei dervisci - Anatolia 6
  La Cappadocia - Anatolia 1
  Efeso - La fontana di Traiano
  Efeso - La biblioteca di Celso
  Lago salato, Anatolia 3
  I camini delle fate, Cappadocia-Anatolia 2
  Gabriela Mistral - E' scesa la neve
  Valle di Göreme - Cappadocia-Anatolia 4
  Efeso - Impronta di piede nel postribolo
  Ponte sul Bosforo
  Bosforo
  Le tessitrici dei tappeti - Anatolia 7
  Efeso - Via dei Cureti
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 14 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy