Questo è il logo della Biennale di Poesia di Alessandria. È stato inventato da Elio CARMI nel 1981, quando è nata la Biennale di Poesia.
«...due bocche, due orecchie, due occhi, due bocche per parlare, in modo diverso o per rendere diverse le parole ...
la poesia è (almeno) doppia»
(Elio Carmi)
Si è svolta il 17 e il 18 ottobre la tradizionale “Biennale di poesia di Alessandria”, giunta alla XIV edizione. Il tema di quest’anno era “Poeti e Paesaggi: Arte e Natura”. Ad animare questa interessante manifestazione sono intervenuti grandi personaggi del panorama letterario contemporaneo come la scrittrice Donatella Bisuttiha presentato “Spiritualità e paesaggio nella nuova rivista Poesia e Spiritualità”, semestrale di cultura transdisciplinare che ho avuto modo di leggere e apprezzare e del quale parleremo in modo più approfondito in una prossima occasione. Ho voluto presentare questa interessante iniziativa tramite Aldino Leoni, della Direzione Scientifica, che gentilmente ci ha concesso un’intervista.
– Che cos’è la “Biennale di Poesia” di Alessandria…?
La Biennale di Poesia di Alessandriaè oggi un’associazione culturale che promuove, ad anni alterni, incontri fra pubblico e poeti e pubblico e narratori.
Nasce nel 1981, nell’atmosfera delle pubbliche letture di poesia di quegli anni, promossa da eminenti esponenti della letteratura e della critica quali Giorgio Bárberi Squarotti, Gianluigi Beccaria, Giorgio Caproni. La prima manifestazione, nel marzo 1981, vede presenti in Alessandria poeti come Antonio Porta, Edoardo Sanguineti, Giovanni Giudici… altre Biennali vedranno poeti quali Giovanni Raboni, Maria Luisa Spaziani, Mario Luzi o Nobel quali Derek Walcott…, insomma in Alessandria, in quasi trent’anni senza soluzione di continuità, sono passati i maggiori poeti italiani e importanti poeti stranieri (dal 1996, infatti, la Biennale diviene internazionale).
– Chi la organizza?
La Biennale di oggi viene organizzata da un comitato alessandrino che si avvale della direzione scientifica di Giorgio Bárberi Squarotti e della consulenza, di volta in volta, di quei poeti e critici che, negli anni, hanno maturato con l’associazione un rapporto di stima e affetto: la “Biennale di Poesia di Alessandria” è la più longeva manifestazione italiana del settore e, soprattutto come già detto, ha mantenuto negli anni la propria periodicità.
Sostengono l’iniziativa enti pubblici e una fondazione bancaria.
– Quali obiettivi si prefigge questa manifestazione?
La denominazione “Potry and Arts Network”, che accompagna quella principale di “Biennale di Poesia di Alessandria” evidenzia l’obiettivo di ridare pubblico alla poesia e di promuovere vicinanza fra la poesia e le arti, quella visiva e quelle musicali e di parola. In quest’ottica viene promossa la “Corrispondenza d’Artista”, una raccolta di mail-artche consente, ogni due anni, di organizzare una grande mostra di arte visiva sullo stesso tema proposto ai poeti (gli artisti lasciano, poi, le loro opere agli Atti della manifestazione e l’archivio è ormai davvero considerevole).
L’obiettivo di diffondere la poesia fra il pubblico vario è anche perseguito con “Ambasciatori di Poesia”: il “Gruppo dell’Incanto” opera organicamente all’interno della Biennale con produzione di “canzoni” (su testi originali di poeti) e con concerti e incisioni discografiche.
Anche la continua opera di animazione didattica nelle scuole, culminante ogni anno nella rassegna “Attraversando Versi” persegue concretamente l’obiettivo della diffusione poetica e dell’educazione alla cultura poetica.
– Quale era il tema di questa XIV Biennale di Poesia?
La XIV Biennale ha per tema “Poeti e paesaggi: arte e natura”, con una particolare attenzione al mondo greco. La grafica ha evidenziato in modo felicissimo tema e impostazioni di questa Biennale: un cielo azzurro (l’elemento naturale), una colonna ionica (l’arte greca), una penna (la poesia), il tutto che confluisce nella nostra manifestazione.
– Quale rapporto avete con i giovani e in particolare con le scuole?
Continuo il rapporto con il mondo della scuola, innumerevoli iniziative e proposte, ottima la risposta.
– Quale rappresentazione della poesia emerge al giorno d’oggi secondo la vostra esperienza?
La nostra esperienza non ci consente di abbracciare visioni troppo ottimistiche della poesia nella nostra società: bisogna operare in modo molto mirato, non basta improvvisare readings autobus o nelle metropolitane o illudersi che un pubblico allenato all’obbedienza della moda, dello sport o della televisione di massa possa spontaneamente godere della poesia, arte troppo povera e, al contempo, troppo alta per potersi porre e imporre automaticamente… I poeti, da parte loro, devono fare la loro parte, uscire dalle loro capsule di narcisismo e la scuola, soprattutto quella superiore, può fare tanto e in modo diverso…
– Quali sono i vostri progetti futuri?
Per il futuro, non ci dispiacerebbe che le istituzioni o/e i privati ci permettessero di migliorare le nostre prestazioni e di mettere maggiormente a disposizione del pubblico italiano e internazionale quanto negli anni si è maturato e si è accumulato (come esperienza e come materiali d’archivio). Penso a una fondazione, a un punto di riferimento ben identificabile… è anche vero che internet è, oggi, il vero villaggio globale e che i siti sono i luoghi dove incontrare le idee…
Per ulteriori informazioni:
poetryalessandria@biennpoesia.it
www.biennpoesia.it
Paola Mara De Maestri paolamara@fastwebnet.it
(dalla “Bottega letteraria” n. 38 – 'l Gazetin, novembre 2008)
abbonamento cumulativo 'l Gazetin+TELLUS € 19,50 > labos@retesi.it