Il Governo ha assegnato a Centro Europa 7 le frequenze televisive del canale 8 in banda VHF, dopo circa 10 anni di contenzioso che hanno coinvolto Tar, Consiglio di Stato e Corte di giustizia europea, che in definitiva hanno imposto il rispetto di quanto previsto nel 1999: le frequenze spettanti alla società devono coprire l'80% del territorio e tutti i capoluoghi di provincia. Ma il proprietario di Centro Europa 7, Francesco Di Stefano (foto), ha dichiarato in un'intervista al quotidiano Il Sole 24 Ore: «nel 1999 ho ricevuto una concessione per coprire l'80% del territorio e il 95% della popolazione. Dopo quasi 10 anni, oggi mi hanno assegnato un canale che copre, effettivamente, il 18% della popolazione e il 10% del territorio». Davanti al Consiglio di Stato è ancora pendente un procedimento attivato da Centro Europa 7, che vedrà un'udienza conclusiva il 16 dicembre prossimo, per ottenere un risarcimento danni fino a 3,5 miliardi (se nessuna frequenza fosse stata assegnata) o fino a 2,160 miliardi se fossero state assegnate le frequenze previste.
La questione è quella che per tutti questi anni ha opposto Rete 4 di Mediaset, che avrebbe dovuto cedere le frequenze per trasferirsi sul satellite e che non lo aveva mai fatto perché mancava per l'appunto il piano di assegnazione delle frequenze.
Per questo motivo, con il senatore Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico per sapere se quanto affermato da Francesco Di Stefano corrisponde al vero e, in caso positivo, se il ministro non intenda concedere immediatamente le frequenze dovute a Europa 7, evitando ulteriori strascichi giudiziari e costi alla collettività, visto che l'eventuale, ma probabile, risarcimento sarebbe a carico delle casse pubbliche.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione