Incipit…
Gli sconvolgimenti che l’offensiva del governo sta portando alla scuola pubblica sono sotto gli occhi di tutti. Non stupisce quindi il sorgere di un movimento spontaneo che, nelle diverse città e nelle molteplici forme, si è attivato e continua ad organizzare forme di civile protesta.
Se per la filosofia generale e per alcuni aspetti particolari, l’intenzione del governo è chiarissima, le scelte organizzative sono ancora provvisorie o confuse, in continua evoluzione (anche per effetto delle grandi mobilitazioni di questi mesi).
La nostra associazione vorrebbe continuare a confrontarsi sui modi per garantire il permanere e per ampliare il Tempo Pieno esistente, il tutto nel contesto attuale in cui tale battaglia è direttamente collegata alla lotta per difendere anche le classi a Modulo e il modello a 30 ore. Vorremmo confrontarci con docenti, dirigenti e genitori, sulla didattica che rischia di venire stravolta dalle misure pedagogiche e organizzative del governo; in questo ambito vorremmo verificare se sia possibile elaborare strategie di resistenza per opporci allo stravolgimento della scuola pubblica.
Ci sembra importante riferire su alcuni momenti di protesta che hanno avuto luogo in questi mesi nella nostra Provincia:
- nei giorni 18 e 25 ottobre, l’Associazione Scuola e Diritti ha organizzato due presidi nelle piazze di Morbegno e Sondrio per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il decreto Gelmini e per raccogliere firme. In poco più di 6 ore, sono state raccolte 1.034 firme! Le firme sono state inviate, ma ne continuano ad arrivare, al CESP (Centro studi per la scuola pubblica) e al Ministro Gelmini.
Non era necessario richiamare i passanti, le persone si avvicinavano spontaneamente al nostro tavolo, chiedevano materiale e sollecitavano ulteriori iniziative. La raccolta di firme contro il maestro unico (organizzata dal CESP), che è stata lanciata alla vigilia dell’approvazione del decreto ha già raggiunto 34.000 firme on-line e circa 40.000 su modello cartaceo (al 15/11/2008);
- nei giorni precedenti al presidio del 25 ottobre, alcuni soci di Scuola e Diritti hanno diffuso i volantini dell’associazione davanti alle scuole e in diversi quartieri della città;
- sciopero generale della Scuola del 30 ottobre, sciopero che ha avuto una buonissima adesione anche nella nostra provincia: gli insegnanti dell’Istituto comprensivo di Novate Mezzola hanno consegnato un breve volantino alle famiglie per motivare ulteriormente l’adesione allo sciopero.
In sintesi si ricordava che:
Scuola dell’infanzia… previste 25 ore settimanali con turno solo antimeridiano, 1 insegnante per sezione (annullata la compresenza), frequenza per bambini tra i 2 e i 3 anni, sezioni di minimo 18 alunni massimo 29.
Scuola primaria… chiusura plessi con meno 50 alunni (provvedimento forse rientrato), orario di 24 ore settimanali, insegnante unico (annullata la compresenza), aumento del numero di alunni per classe.
Scuola secondaria di primo grado… chiusura sezioni con meno di 50 alunni, orario settimanale ridotto a 29 ore, aumento numero alunni per classe;
- alcuni genitori dell’Istituto comprensivo di Novate Mezzola, si sono attivati scrivendo un lettera al ministro per sottolineare il loro disaccordo e in una raccolta firme contro il decreto, firme che verranno inviate al Ministro Gelmini;
- alcuni genitori dei Circoli didattici di Morbegno e di Sondrio, in occasione delle assemblee di classe, si sono attivati e hanno volantinato lo scritto dell’Associazione Scuola e Diritti. Sono anche intervenuti per esprimere le loro preoccupazioni per il futuro della scuola pubblica;
- nel mese di novembre si è svolta a Campovico una riunione fortemente voluta dai genitori, alla quale partecipavano sia la dirigente scolastica sia i docenti. In tale occasione la dirigente ha illustrato le parti salienti della “riforma” Gelmini.
I genitori sono usciti con un documento che in sintesi esprime le motivazioni per la difesa di una “scuola che ci piace” e i perché del no al decreto Gelmini. (È possibile trovarne ampio stralcio su La Provincia del 13 novembre, consultabile on line)
Intanto, sulla base di tale documento, sta partendo una raccolta firme per genitori e cittadini di Campovico e Paniga, e forse già anche per Prati Grassi (le maestre di Campovico favoriranno una raccolta capillare in particolare nella settimana di fine novembre in cui sono previsti i colloqui individuali). Il passo successivo sarà quello di coinvolgere tutte le Scuole dell'infanzia e primarie del Comune di Morbegno, anche tramite un'assemblea, che si vorrebbe indire prima delle vacanze natalizie;
- i sindacati CISL e CGIL hanno organizzato due presidi con raccolta firme a Sondrio il giorno dello sciopero generale e il sabato successivo.
a cura della Segreteria di Scuola e Diritti
(per 'l Gazetin, dicembre 2008)
scuoladiritti@libero.it