Segnaliamo la lettera aperta scritta al settimanale cattolico Famiglia Cristiana da Cristian, un cattolico omosessuale di Milano, che così ha voluto... «comunicare lo sconcerto che mi ha preso nel venire a conoscenza delle posizioni ufficiali della politica vaticana in sede ONU, riguardo la proposta francese sulla depenalizzazione del reato di omosessualità nei paesi ove è reato.
«(...) quello che riesce difficile capire è l'irrigidimento, verrebbe da dire “ideologico”, anche su una questione di giustizia come la proposta di richiesta di depenalizzare l'omosessualità ove questa è considerata reato punibile in alcune realtà con pene che possono arrivare alla messa a morte. (...)
«Caino, che la Bibbia ci dice fratricida per invidia, ebbe comunque la protezione di Dio. Siamo noi, sono io, in una situazione tanto grave per il nostro solo esistere ed amare da essere peggiori di Caino? (...) mando questa lettera, come cristiano e cattolico, deciso a rimanere fedele a Cristo e alla chiesa. La mando per far conoscere lo sconcerto ed il dolore di tanti».
Dolore e sconcerto che non è solo suo. Ma le sue parole riceveranno mai una risposta?
Qui per leggere il testo completo della lettera.
Intanto è significativo ricordare che i gruppi di credenti omosessuali italiani, cattolici ed evangelici, hanno scelto il 17 maggio 2009, giornata mondiale dell'omofobia, come la data in cui avranno luogo in tutt'Italia le Veglie di preghiera in ricordo delle vittime dell'omofobia, momenti in cui cristiani, omosessuali e non, di tutte le chiese pregheranno insieme perché, come scriveva Dietrich Bonhoeffer, «viene il giorno in cui sarà forse impossibile parlare apertamente, ma noi pregheremo, faremo ciò che è giusto, il tempo di Dio verrà».
Gionata.org
progetto su “Fede e omosessualità”