L'osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, ha spiegato che l'Onu non deve depenalizzare l'omosessualità perché ciò porterebbe a nuove discriminazioni, in quanto gli Stati che non riconoscono le unioni gay verranno «mesi alla gogna». Il ragionamento corretto, anche se ugualmente pretestuoso, sarebbe dovuto essere: “In quanto gli Stati che considerano reato l'omosessualità, saranno messi alla gogna”. Che cosa c'entra, infatti, il riconoscimento delle unioni gay?
Inoltre il monsignore ha affermato: «Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Ed ha omesso il passo che precede la sua citazione: «Gli omosessuali devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza», che considera gli omosessuali poveri disgraziati da compatire. E il passo che la segue: «Le persone omosessuali sono chiamate alla castità» (cf 2358 e 2359), secondo il quale gli omosessuali dovrebbero astenersi per tutta la vita da rapporti con persone dello stesso sesso; rapporti ritenuti dal Catechismo «gravi depravazioni» (cf 2357).
È proprio il Catechismo quindi a fare discriminazioni.
Attilio Doni