La scelta delle immagini abbinate agli articoli che 'escono' sulle pagine di Tellusfolio merita più di un encomio. Ogni immagine è un piccolo miracolo di astrazione-simbologia-raffigurazione da ricondurre alle percezioni individuali del lettore. I titoli e le immagini abbinati vanno a ripescare nell'inconscio dell'individuo le oscillazioni segrete dalle implicazioni culturali variamente ramificate (e non avulse dalle parentele oniriche). Alcune immagini, dall'impatto immediato, sintetizzano la valenza semantica degli articoli relativi e fanno anche di più: portano a galla le sfumature nascoste-implicite, sotto forma di sguardi-espressioni-colori che la mente traduce immancabilmente in sentori-suoni-percezioni di realtà altre lontane e sconosciute. Complimenti alla direzione di TF, per questi piccoli-grandi capolavori di intuito geniale, complimenti davvero.
La foto del bambino-soldato posta accanto a questo mio articolo specifico ("Banchettano gli sciacalli sulle spoglie dei vinti (1)") scrive l'intero libro della tragedia senza confini vissuta dai bambini di quella latitudine malata del globo terrestre. Gli occhi... sono lo specchio rotto di un'innocenza tradita, di abusi subiti, di violenze witnessed, di infanzia giustiziata (e accartocciata tra le lamiere contorte di un'esistenza disastrata e senza orizzonti di luce), di atmosfere-serenità uccise, di abbracci materni assassinati, di conforto paterno latitante. Il volto, bello e... pieno di orrore palpabile aleggiante, evoca abissi inconsumabili di tenebre divoranti impossibili da fugare... Ho scritto quest'articolo con tutta la partecipazione che il mio cuore di carne ha saputo concepire. Vederlo affiancato da quella foto mi dà la misura escoriante di tutte le galassie infinite di capacità abbracciante che mancano al mio animo umano (per potersi involare verso le dimensioni del dolore immane e recare balsami impossibili da trovare)...
Bruna Spagnuolo