Ganas de elegir
Desde hace semanas, hay palabras como “urna”, “votos” y “candidatos” que nos persiguen por todas partes. Primero fueron los comicios en Estados Unidos y ahora el tema ha renacido con lo ocurrido el domingo en Venezuela. Como si al final del año todo conspirara para recordarnos nuestra condición de no electores, nuestra escasa práctica de decidir quién nos dirige.
Uno se acostumbra a no poder optar qué va a llevarse a la boca, bajo qué credo va a educar a sus hijos o a quién le abrirá la puerta, pero esa resignación estalla cuando ve votar a otro. De ahí que tenga revueltas -por estos días- las ganas de doblar la boleta, colarla en la ranura y saber que junto a ella va mi grito, un estentóreo alarido que reclama: “elegir”.
Yoani Sánchez
Voglia di elezioni
Da alcune settimane, parole come “urna”, “voti” e “candidati” ci perseguitano ovunque andiamo. Prima ci sono state le elezioni negli Stati Uniti e adesso il tema è tornato alla ribalta con quel che è accaduto domenica in Venezuela. Come se alla fine dell’anno tutto cospirasse per ricordarci la nostra condizione di non elettori, la nostra poca abitudine a decidere chi ci deve guidare.
Ci si abitua a non poter scegliere cosa portare alla bocca, con quali principi educare i propri figli o a chi aprire la porta, ma questa rassegnazione scoppia quando vediamo altri che votano. Per questo motivo, in questi giorni, ho una voglia frenetica di piegare la scheda, infilarla nella fessura e sapere che con lei va il mio grido, un urlo stentoreo che reclama: “elezioni”.
Fino al 27 di questo mese, ogni nuovo post recherà in calce un promemoria delle votazioni on line per i premi The Bobs. Ricordo che Generación Y sta concorrendo per tre categoria: miglior weblog, premio speciale Reporter senza frontiere e miglior blog in spagnolo. Qui il link per votare.
Traduzione di Gordiano Lupi